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All’asta la Ferrari F50 di Mike Tyson

All’asta la Ferrari F50 di Mike Tyson

Genio e sregolatezza, bello – sul ring – e dannato, croce e delizia: solo tre degli ossimori che rappresentano il pugile più noto della nostra generazione, Mike Tyson. Ebbene il 51enne originario di Brooklyn, considerato uno dei pesi massimi migliori di sempre, ha messo in vendita la Ferrari F50 che gli è appartenuta. Un modello seminuovo o quasi: sul contachilometri si legge una cifra di poco superiore ai 9.100 chilometri e la sua vita, fuori e dentro la strada, è totalmente documentabile. L’asta di vendita è organizzata dalla società RM Sotheby’s Auctions ed è prevista per l’11 marzo. Banditori ed esperti del settore auspicano che il pezzo in questione non venga battuto a meno di 2 milioni e 300mila euro, considerando anche la fortunosa e felice vendita di uno stesso modello nella inusuale colorazione Nero Daytona; venduto quest’ultimo a circa 3 milioni di euro recentemente.

La vita dell’esemplare

Già di per sè la Ferrari F50 è una supercar estremamente rara. Dal 1995 al 1997, periodo in cui è stata prodotta, soltanto 349 esemplari sono assemblati dal Cavallino: precisamente 302 in colorazione Rosso Corsa, 8 in Rosso Barchetta, 31 in Giallo Modena, 4 in Argento Nürburgring, 4 nel già citato Nero Daytona. Tyson comprò la Ferrari nuova e a prezzo pieno, che poi, attraverso un broker di Seattle, passò al magnate dell’elettronica Kevin Markus. Nel 2005 l’esemplare fu acquistato da un collezionista della Georgia, che le ha rifatto il trucco: ricambio di tutte le guarnizioni, nuova messa a punto, aggiornamento del sistema elettrico e pompe dell’acqua e dell’olio nuove di zecca. Nei primi anni 10′ la F50 in questione arrivò al proprietario di una concessionaria Ferrari, sempre negli states, che ha provveduto a ispezionare il motore e darne un tagliando approfondito. Fino ad oggi.

Biografia di un successo

La F50 fu il modello chiamato a sostituire la F40 ed è stato il primo progetto Ferrari munito di un telaio completamente in fibra di carbonio. Il settore marketing di Maranello aveva inizialmente individuato il 350 il numero dei potenziali acquirenti ma, volendo rispettare la filosofia di Enzo Ferrari secondo cui il numero perfetto era dato dal totale del richiesto meno uno, la scelta ricadde su 349. Ma nei fatti la domanda superò immensamente le unità sfornate, dando luogo ad un conseguente e triste fenomeno di furti su commissione. Il primo cliente in assoluto fu proprio Mike Tyson. Primo, perlomeno, dopo i vari piloti ufficiali e collezionisti “ammanicati”.