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Arriva il super autovelox: il laser filma fino a 1,2 chilometri di distanza

Arriva il super autovelox: il laser filma fino a 1,2 chilometri di distanza

Gli strumenti utilizzati per sorprendere gli automobilisti indisciplinati sono ormai diventati sempre più sofisticati. Riuscire a farla franca per chi ama spingere il pedale dell’acceleratore è quindi piuttosto complesso. A partire dal prossimo gennaio sarà possibile trovare una novità ancora più complessa, il cosiddetto “super autovelox”, dotato di una telecamera in grado di filmare i veicoli anche a 1,2 chilometri di distanza. Non è finita qui, sarà inoltre possibile controllare se chi è alla guida sta effettuando una telefonata e se ha le cinture di sicurezza allacciate.

Problemi in vista per gli indisciplinati al volante

Il numero di persone che guidano senza tenere particolarmente conto delle norme del Codice della Strada è purtroppo ancora troppo elevato. Pensare di cavarsela è però ormai sempre più complesso. Dopo una fase di sperimentazione durata qualche mese in Sardegna e in Lazio, Trucam, il “super autovelox”, sta infatti per diffondersi su larga scala nelle strade italiane. La prima città ad avere deciso di adottarlo sarà Roma, già a partire da gennaio 2018.

Il dispositivo si avvale del supporto della tecnologia laser ed è in grado di filmare automobili fino a 1,2 chilometri di distanza. Le funzionalità sono diverse: oltre a rilevare chi supera il limite di velocità, sarà possibile verificare anche chi utilizza il cellulare alla guida o non indossa la cintura di sicurezza.

Un autovelox presente sulle strade

Impennata di multe in arrivo

La diffusione del super autovelox punta innanzitutto a limitare i comportamenti poco avveduti e potenzialmente pericolosi al volante. Inevitabilmente, però, questo potrebbe incrementare il numero di multe inflitte agli automobilisti.

C’è inoltre uno svantaggio non da poco: fare ricorso per chi dovesse subire una sanzione sarà quasi impossibile. Trucam, dopo avere rilevato l’infrazione, la filma e la registra, archiviandola, in un hard disk. A quel punto la verbalizzazione sarà pressoché automatica. Dimostrare di avere subito un’ingiustizia al prefetto o al giudice di pace sarà quindi complesso.