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Assicurazione auto, ancora alta l’evasione: “Fenomeno odioso”

Assicurazione auto, ancora alta l’evasione: “Fenomeno odioso”

Nemmeno l’ultimo viaggio è assicurato. Sembra una frase fatta, ma coincide a realtà. Secondo uno studio compiuto da ANIA e Polizia di Stato, lo 0,6% della auto in Italia non è coperto da polizza RC. L’operazione “Mercurio Eye Insurance”, compiuta su un campione di circa 420.000 veicoli marcianti, ha palesato ben 2.419 mezzi non assicurati, tra cui anche un carro funebre regolarmente operativo.

Assicurazione, un problema da risolvere

A rendere noti i risultati di questa ricerca è Roberto Sgalla, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, che a riguardo ha affermato: Si tratta di una grave forma di illegalità che colpisce anzitutto chi rimane vittima di un incidente stradale che, tra mille problemi, più o meno pesanti a seconda della gravità del sinistro, non ha l’immediato ristoro dei danni e deve rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada. Questo è finanziato dalle imprese di assicurazione attraverso l’applicazione di una percentuale ad ogni contratto RC auto e che, nel garantire una funzione sociale, grava indistintamente su tutti gli assicurati”.

Secondo Sgalla, dietro alla scelta di non pagare l’assicurazione c’è la mancanza di responsabilità“In Italia non pagare l’assicurazione auto non è considerato un disvalore sociale – afferma il direttore delle Specialità – Ciò è alla base di un fenomeno odioso che va poi ad alimentare episodi di pirateria stradale di chi si allontana dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso alla vittima proprio perché consapevole di circolare senza assicurazione e, pensando di sfuggire alle conseguenze della propria azione, commette un reato ancor più grave”.

Un rischio mal percepito

Sebbene risparmiare sia possibile, continua a essere un malcostume diffuso aggirare l’onere imposto dalla legge, pensando di scampare a possibili sanzioni: non stipulare una polizza assicurativa non solo non tutela in caso di sinistro, ma è anche illegale. Proprio a causa di ciò durante l’operazione sono stati sequestrati circa 2.500 mezzi, accompagnati da 12 arresti e 45 denunce. Un monito per tutti quei “furbetti” che in nome del risparmio mettono a repentaglio sé e gli altri.