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Assicurazioni auto, nuovi metodi per contrastare false Rc auto e le truffe via web

Assicurazioni auto, nuovi metodi per contrastare false Rc auto e le truffe via web

Le Rc auto sono spesso protagoniste di tentativi di frode, in modo da ricavarne un vantaggio economico tramite raggiri e brogli. Il governo è al corrente di questa tendenza e con la manovra economica del 2019 sta cercando di trovare una soluzione efficace per neutralizzare questo andamento. Intanto in Puglia si stanno provando alcuni metodi, tra cui la collaborazione tra i diversi enti chiamati in causa. Le Procure di Lecce, Brindisi e Taranto, infatti, hanno stipulato un accordo con lo scopo di vanificare fattispecie elusive come i falsi incidenti.

Per le Procure, libero accesso alle banche dati dei privati

L’accordo stipulato dalle tre Procure pugliesi è tanto innovativo quanto potenzialmente efficace. Tramite l’accesso alle banche dati e soprattutto al lavoro degli enti assicurativi principali, come l’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e l’ANIA (Associazione delle compagnie), ci sarà uno scambio d’informazioni continuo in modo da contrastare il fenomeno delle evasioni assicurative. Il potere in mano alle Procure sarà quello di aver accesso all’anagrafe dei testimoni, all’anagrafe danneggiati nonché alle banche dati RC auto e antifrode offerte dall’IVASS, per poi poter utilizzare queste informazioni in sede investigativa. Un’altra finalità che l’accordo tra le Procure si auspica di raggiungere è la riduzione delle frodi assicurative “via web”. Sono innumerevoli i casi di RC auto false vendute su Internet, utilizzando i classici metodi trappola del web.

Credits: Brindisitime

Secondo Ivass e Ania, l’accordo è un passo decisivo contro la lotte alle frodi

La collaborazione tra enti e Procure è un rimedio antifrode a tutela sia dell’amministrazione pubblica che del privato. Il consigliere IVASS Riccardo Cesari crede fermamente nell’accordo, come si evince dalle sue dichiarazioni riportate da Il Sole 24 ore: “Un’efficace lotta alle frodi richiede un forte coordinamento tra soggetti pubblici e privati. Già oggi dalla sola attività delle compagnie sono emerse frodi per circa l’1,5% dei primi Rc Auto. Questo protocollo è un importante passo avanti contro le evasioni“. Anche Umberto Guidoni, responsabile auto di ANIA ritiene necessario l’intervento congiunto degli enti: “La possibilità per le Procure di accedere alle banche dati dell’IVASS produrrà due effetti positivi: renderà più efficace l’attività antifrode delle imprese e sarà un deterrente per chi vuole intraprendere azioni speculative”.

Credits: Contauto