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Autostrade, inizia male il 2018: cresce il pedaggio in gran parte d’Italia

Autostrade, inizia male il 2018: cresce il pedaggio in gran parte d’Italia

Il 2018 inizia all’insegna degli aumenti per gli italiani. Proprio dal primo giorno del nuovo anno è infatti scattato l’incremento per i pedaggi delle autostrade situate in gran parte della Penisola. Il rialzo, calcolato sulla base delle percorrenze 2016, in media è pari al 2,74%. Una sorpresa amara per chi ha deciso di trascorrere il Capodanno per qualche giorno lontano da casa.

Brutte notizie già a inizio anno

È entrato in vigore ufficialmente dal 1° gennaio l’aumento del pedaggio su gran parte delle autostrade italiane. In base a quanto indicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’aggiornamento annuale delle tariffe è stato effettuato tenendo presente quanto indicato dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006, oltre alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013  in cui sono state segnalate specifiche istruzioni da seguire.

Il rialzo dei costi non è però uguale in tutte le zone della nostra Penisola. L’adeguamento tariffario più basso è quello di Autostrade per l’Italia, pari all’1,51%. Incrementi da capogiro si registrano invece nelle concessionarie Rav (+52,69% Tratta Aosta Ovest – Morgex km 31,4 da euro 5,60 ad euro 8,40), Strada dei Parchi (+12,89%) e Autostrade Meridionali (+5,98%). Tra gli aumenti più significativi ci sono anche il +13,91% per Milano Serravalle-Milano Tangenziali ed il +8,34% della Torino-Milano.

Brutte notizie per chi viaggia spesso per motivi di lavoro (Foto: Getty Images)

Piange il portafoglio dei pendolari

I primi a fare le spese dell’aumento dei pedaggi saranno certamente i pendolari, ovvero chi è costretto ogni giorno a percorrere diversi chilometri per raggiungere il proprio posto di lavoro. A tuonare senza mezzi termini dopo l’ufficializzazione dei rialzi è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “Si tratta di aumenti inaccettabili“.

Per alcuni automobilisti la situazione si preannuncia ancora più critica: “Anche se il rialzo medio dei pedaggi sulla rete autostradale è del 2,74%, ci sono incrementi bulgari – continua Dona -. Avere rincari del 13,91%, come per la Milano Serravalle, vuol dire mandare in tilt i bilanci di quei pendolari costretti a prendere quella tratta“.

 

Foto immagine in evidenza: ANSA