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Sequestrata e poi demolita: il proprietario di una Ferrari assiste impotente

Sequestrata e poi demolita: il proprietario di una Ferrari assiste impotente

Poter salire su una Ferrari rappresenta il sogno di molti appassionati di motori ed è per questo che assistere alla demolizione di una vettura realizzata dalla casa di Maranello può generare quasi una stretta al cuore. Questo sentimento sembra essere stato condiviso Zahid Khan, la cui vettura ha fatto una brutta fine a Birmingham, nel Regno Unito, perché fermato senza i regolari documenti. Successivamente l’uomo ha provveduto a regolarizzare la sua posizione, ma ormai era troppo tardi.

Da un irregolarità a un triste finale

Zahid Khan è residente a Birmingham, nel Regno Unito, dal patrimonio così consistente da essere arrivato ad acquistare per sé una Ferrari 458 Spider da 230 mila euro. La vettura ha però fatto una brutta fine.

Nell’aprile del 2017, secondo quanto riporta il magazine locale Birmingham Live, l’auto è stata infatti sequestrata dalla polizia perché ritenuta probabilmente rubata, senza assicurazione e classificata come “veicolo di “categoria B”. Qualche tempo dopo il milionario avrebbe provveduto a regolarizzare la sua posizione, ma il suo “gioiello” era ormai stato distrutto.

Una forte ingiustizia

L’uomo, che ha dovuto assistere impotente alla distruzione della sua supercar, non ha potuto nascondere la sua rabbia mista a un grande dispiacere. Il momento della demolizione è stato ripreso integralmente dalla polizia di West Midlands, che lo ha poi consegnato direttamente al proprietario.

Khan non ha esitato a pubblicare il video sul sul profilo Facebook accompagnandolo a un commento in cui ha spiegato l’accaduto. Le sue parole sono state decisamente dure: “Questa è la mia auto che viene distrutta. La polizia ha impiegato più di un anno per darmi delle risposte nonostante la macchina di mia proprietà fosse assicurata“.

Le forze dell’ordine si sono comunque difese e hanno spiegato cosa li abbia spinti a compiere un’azione così definitiva. La Ferrari, sostengono gli agenti, non solo era sprovvista dei regolari documenti necessari per circolare, ma montava anche alcuni componenti non originali.