Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Esame patente, foglio rosa a rischio in caso di bocciatura

Esame patente, foglio rosa a rischio in caso di bocciatura

Ottenere la patente rappresenta uno dei traguardi che dà maggiore soddisfazione ai giovani e non solo, anche se non tutti riescono a superare l’esame al primo tentativo. In caso di bocciatura, però, le persone coinvolte potrebbero andare incontro a un intoppo non da poco: in molte Motorizzazioni, infatti, a causa della carenza di personale diventa difficile riuscire a fissare con esattezza un’ulteriore data in cui sostenere la prova. Il rischio concreto è quindi di andare incontro alla scadenza del foglio rosa, valido sei mesi dal momento dell’emissione.

Bocciato all’esame della patente? Ecco cosa può succedere

Sostenere l’esame della patente negli ultimi tempi è ora più difficile: sia la teoria sia la pratica prevedono un sistema di valutazione più rigido e diventa quindi fondamentale prestare la massima attenzione per non incappare in una delusione. Chi viene respinto può però andare incontro a una conseguenza spiacevole a causa di un problema in cui versano molte Motorizzazioni.

A comunicare quello che sta accadendo è l’Unasca (Unione Autoscuole): in molti uffici c’è una forte carenza di personale che rende difficile fissare una data aggiuntiva per chi deve sostenere una seconda prova. Secondo la legge finché il foglio rosa è valido ogni allievo ha diritto a un secondo esame, ma deve avvenire con tempistiche ben precise.

L’esame pratico deve infatti essere sostenuto un mese dopo aver conseguito il foglio rosa, in seguito al superamento dell’esame teorico. Chi necessita di un secondo tentativo deve effettuarlo entro i 6 mesi di validità del documento.

Una spesa imprevista da sostenere

Qualora la data del secondo esame dovesse essere fissata scaduti i sei mesi dall’emissione del foglio rosa, questo andrà rinnovato. Un’operazione possibile però solo sostenendo una spesa aggiuntiva: servono due versamenti pari a 16 e 26,40 euro, pari a 58,40 euro.

A rendere ancora più grave la situazione c’è la sua vastità. Il problema, infatti, coinvolge moltissime Motorizzazioni sparse nella Penisola. In attesa di trovare una soluzione definitiva le varie realtà presenti sul territorio stanno cercando di collaborare tra loro per tamponare il più possibile l’emergenza: “Gli Uffici delle Motorizzazioni locali in ristrettezza di personale stanno venendosi incontro trasferendo esaminatori da una provincia all’altra per tamponare l’emergenza. Le stesse autoscuole sostengono tale modello organizzativo sobbarcandosi i costi di trasferimento senza farli pesare sull’utenza” – ha fatto sapere Cesare Galbiati, membro della segreteria nazionale Autoscuole Unasca.

Intervenire in tempi brevi è però quanto mai necessario: si tratta infatti di un problema che esiste da tempo, ma a cui nessuno ha saputo far fronte in modo efficace.