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Gas di scarico testati su scimmie e cavie umane: l’accusa a Bmw, Daimler e Volkswagen

Gas di scarico testati su scimmie e cavie umane: l’accusa a Bmw, Daimler e Volkswagen

Ormai da qualche tempo tutte le case automobilistiche stanno mettendo in atto una tendenza sempre più forte a ridurre il più possibile l’impatto ambientale. Prima di lanciare i nuovi modelli vengono però effettuati specifici test ai gas di scarico delle vetture. Questa procedura non verrebbe comunque effettuata in modo del tutto regolare: in base a quanto riportano le testate tedesche Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung, tre colossi del calibro di Vw, Daimler e Bmw avrebbero realizzato le prove non solo sulle scimmie, ma anche su cavie umane.

Procedure mirate e senza alcuno scrupolo

Un’accusa pesantissima da cui emergerebbe un modo di agire grave e poco rispettoso. In base a quanto emerso dalle testate tedesche Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung (ipotesi rilanciata anche da un dossier del New York Times) tre colossi motoristici come Vw, Daimler e Bmw avrebbero eseguito una serie di test per verificare se i gas di scarico dei veicoli diesel fossero nocivi effettuando una serie di esperimenti su scimmie e cavie umane.

I test sarebbero stati richiesti dall’EUGT, European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector, organismo non più esistente fondato proprio dalle tre aziende. I giornali avrebbero preso visione di una serie di documenti da cui sarebbe emerso quanto accaduto. Tra il 2012 e il 2015 era stato chiesto uno studio su “inalazioni a breve termine di diossido di azoto da parte di gente in salute“. 25 persone sarebbero state invitate a inalare diversi quantitativi di diossido di azoto per alcune ore. La loro reazione, analizzata dall’ospedale di Aquisgrana, sarebbe stata comunque positiva.

La reazione alle accuse

Daimler è stata la prima delle tre aziende coinvolte dall’accusa a voler negare ogni responsabilità. A riportare la presa di posizione della società è Sz, che sottolinea come la casa abbia sottolineato di “non aver avuto alcuna influenza sugli esperimenti“. Ancora più chiara la nota ufficiale emessa a riguardo: “Siamo sconvolti dal tipo di esami condotti. E condanniamo aspramente questi test“.

Di fronte allo scenario non potevano restare a guardare nemmeno le autorità governative. Stephan Weil, presidente della Bassa Sassonia, il Land che rappresenta uno dei grandi azionisti, aveva già mostrato sdegno non appena era emersa la procedura attuata ai danni delle scimmie: “Sono procedure assurde e nauseanti – precisa senza mezzi termini -. Va chiarito anche lo scopo: se i test non fossero stati promossi per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma a scopi di marketing e per le vendite, non trovo nessuna giustificazione accettabile per procedure del genere

 

Foto immagine in evidenza: Getty Images