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La vecchia Fiat 500 può diventare un’auto elettrica

La vecchia Fiat 500 può diventare un’auto elettrica

Non è un’eresia: amanti del vintage e profeti delle emissioni zero di tutto il mondo unitevi! La Fiat 500, quella storica vettura che si ritagliò un posto nel cuore degli automobilisti negli anni cinquanta, sessanta e sattanta, può essere trasformata in un’automobile ad alimentazione elettrica. La conversione in verità è effettuabile anche su altri modelli storici e consente nella maggior parte dei casi di percorrere le zone a traffico limitato delle città italiane, bypassare la circolazione sospesa nei giorni di blocco o a targhe alterne ed evitare il pagamento del bollo per cinque anni.

Una grande novità

Il porting da propulsione termica ad elettrica è un servizio offerto da Officine Ruggenti, azienda milanese che da poco ha aperto una succursale in via Gabba con il deliberato intento di convertire le auto d’epoca in moderni veicoli elettrici attraverso l’installazione di appositi kit retrofit a batteria, tutti prodotti dalla Newtron Engineering. La linea che si occupa delle conversioni è stata suggestivamente battezzata Officine Amarcord, sul cui listino si può notare quanto segue: acquisto di una Fiat 500 elettrica, completa, al prezzo di 23.500 euro IVA esclusa oppure conversione del proprio “Cinquino” con una spesa di 5.900 euro più IVA.

I benefici del caso

Per chi stesse titubando al riguardo nonostante l’idea lo abbia inizialmente stimolato c’è una bella notizia: come assicura la stessa azienda, un’auto storica riadattata con motore elettrico non necessita di riomologazione. È doveroso unicamente aggiornare la carta di circolazione compilando l’apposito modulo alla Motorizzazione locale. Effettivamente la normativa vigente, che sottoscrive quanto esplicitato, è regolamentata dal Decreto Retrofit (DMT n.219 del 1° dicembre 2o15) che ribadisce come il veicolo trasformato debba mantenere la sua targa originale.

La trasformazione nel dettaglio

Una trasformazione che nella fattispecie consiste nel rimuovere il motore a scoppio, che può essere chiaramente rivenduto, e sostituirlo con un elettromotore di tipo brushless, connesso ad una batteria al litio-ferro-fosfato dalla massima capienza di 15 chilowattora che consente al veicolo di avere una autonomia di 250 km a carica. Il powetrain così ottenuto potrà contare su una potenza dai 13.5 ai 20 CV, potendo spingere la macchina ad una velocità massima di 85 km/h. In arrivo, per i più scettici, anche il kit per ibrido plug-in.