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Attenzione all’auto: può farti perdere il reddito di cittadinanza

Attenzione all’auto: può farti perdere il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è stata una delle misure più discusse sin dalla campagna elettorale ed entrata definitivamente in vigore con l’arrivo al governo del Movimento Cinque Stelle, che se ne era fatto promotore. Avere la possibilità di ricevere fino a un massimo di 780 euro al mese può rivelarsi provvidenziale per molti, soprattutto per chi da tempo è alla ricerca di lavoro ma fatica a trovare un impiego stabile. Non tutti sanno però che l’auto può essere un fattore determinante per ottenerlo, ma anche per esserne escluso. È bene quindi essere a conoscenza di questi importanti dettagli per non incorrere in brutte sorprese.

L’importanza di avere un’auto di proprietà

Essere in possesso di un’auto fino a qualche anno fa era quasi uno status symbol, una situazione che ora si è parzialmente modificata: soprattutto per chi vive in un piccolo centro avere una vettura è comunque inevitabile per la mancanza di mezzi pubblici efficienti.

Attenzione, però, per chi si trova in questa situazione. In alcuni casi, infatti, questo finisce per essere un fattore determinante per impedire di ricevere il reddito di cittadinanza, ritenuto un “salvagente” per diversi italiani che non hanno un guadagno fisso. Il primo elemento da prendere in considerazione per capire se si rientra tra i beneficiari del provvedimento è l’ISEE, che non deve essere superiore a 9.360 euro. Non è comunque finita qui: è necessario infatti anche valutare i patrimoni mobiliari e immobiliari.

Tra le proprietà che influiscono in modo rilevante c’è anche l’auto. La domanda non sarà infatti accolta da chi ha una vettura immatricolata da meno di sei mesi. È inoltre necessario che la cilindrata non sia superiore a 1.600 cc immatricolata la prima volta nei due anni antecedenti la richiesta. Sono esclusi gli autoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità. È poi importante verificare se si posseggono uno o più box auto: il loro valore non deve essere superiore ai 30 mila euro.

Il vice premier Luigi Di Maio, promotore del reddito di cittadinanza

Pericolo esclusione all’orizzonte

Anche chi non ha una vettura così recente rischia comunque di andare incontro a una risposta negativa. Il limite imposto alla cilindrata può infatti finire per essere determinante. Tutte le auto top di gamma, le sportive e i Suv sono portatrici di brutte notizie per i loro proprietari. Emblematiche sono quelle prodotte da case quali Audi, BMW e Mercedes. In questa categoria rientrano anche modelli, almeno sulla carta, più alla portata come la Fiat 500X 2.0 Multijet e la Volkswagen Golf 2.0 TDI, scelte da molti anche per circolare in città.

 

Foto in alto – Credits/Fonte: Pixabay