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Parcheggio in seconda fila, a volte si può: ecco quando è consentito

Parcheggio in seconda fila, a volte si può: ecco quando è consentito

Chi vive o lavora in una grande città sa quanto sia difficile trovare parcheggio in alcune zone. Spesso, però, si decide di “risolvere” il problema posizionando la propria auto in seconda fila, ovvero a fianco di un’altra vettura all’interno delle strisce. Questo modo di fare, oltre a generare disagi agli altri, viene punito con una multa. Ci sono però situazioni in cui questo è consentito senza il rischio di incorrere in sanzioni. Ecco quali sono.

Come comportarsi per evitare multe

Quando abbiamo una situazione urgente da gestire abbiamo poco tempo da dedicare alla ricerca di un parcheggio. In questi casi è consentito anche mettere la propria vettura in doppia fila. Infatti “tutte le volte in cui l’automobilista viola il codice della strada in stato di necessità, la multa può essere annullata“.

L’urgenza deve ovviamente essere reale. La legge stabilisce che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo“.

In base a quanto indicato, la situazione di pericolo deve essere non altrimenti evitabile. Questo significa che chi si mette al volante non può fare altro che violare il Codice della Strada. La norma è però ancora più precisa: si indica infatti che il danno che si cerca di contrastare non deve essere lieve, ma di entità rilevante e tale da porre l’automobilista o altra persona in una situazione di pericolo per la vita o per l’integrità fisica. Non è quindi necessario che ci  sia il rischio di morte, ma ovviamente non si può parlare di situazione grave se si deve rimediare a una ferita leggera.

Lo stato di necessità

Chi dovesse subire una multa per parcheggio in seconda fila può quindi richiedere di annullarla indicando di averlo fatto per stato di necessità. Spetta quindi all’automobilista sanzionato effettuare la contestazione attraverso un’apposita richiesta al comando di polizia locale, con allegata la documentazione in cui dimostra che il comportamento non poteva essere evitabile.

È possibile ottenere l’annullamento della multa se ci si sta per recare in farmacia per acquistare una medicina salvavita di cui c’è urgente bisogno nell’immediatezza.

Altra circostanza ritenuta altrettanto grave si verifica quando si ha la necessità di recarsi al pronto soccorso per un problema grave proprio o di uno dei passeggeri trasportati nell’auto. La multa può essere annullata, a prescindere da quello che sarà il responso dei medici. Ci sono situazioni, infatti, in cui un paziente decide di recarsi in ospedale per precauzione (ad esempio un sospetto infarto), ma se i medici dovessero optare per la dimissione vale la buona fede della persona coinvolta.

La sanzione non è valida nemmeno quando si deve accompagnare dal medico una persona caduta a terra nell’immediatezza o se si deve prestare soccorso a un parente che ha chiesto aiuto urgente ai familiari con una telefonata.

Le norme per gli invalidi

Ben diversa è la situazione per i portatori di handicap. Chi è munito di pass invalidi può lasciare l’auto nelle zone di divieto di sosta, ma a condizione che il parcheggio non costituisca intralcio alla circolazione. Non si può invece parcheggiare in seconda fila se si deve fare una visita dal medico curante, non urgente e non necessaria. Vale lo stesso principio anche per deve andare a trovare un familiare in ospedale che è già stato ricoverato e per il quale sono già intervenuti i soccorsi. In questo caso, infatti, l’arrivo tempestivo dell’automobilista non è determinante per scongiurare il danno alla persona già soccorsa dai medici ma in condizioni gravi.

Non è riconosciuta l’urgenza anche per chi deve presentarsi a un esame o a un colloquio di lavoro: l’interessato deve calcolare, con largo anticipo, i tempi necessari per trovare parcheggio e gli eventuali imprevisti.

Il parcheggio al di fuori delle strisce è vietato anche in caso di trasporto d’urgenza, presso un veterinario, di un animale gravemente ferito e raccolto poco prima o se si deve evitare un danno economico.