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Patente, occhio alla revisione: può scattare anche senza infrazioni

Patente, occhio alla revisione: può scattare anche senza infrazioni

La revisione della patente rappresenta uno spauracchio per molti automobilisti. C’è il timore, infatti, di doversi sottoporre nuovamente, spesso a distanza di anni, all’esame e di incorrere in dimenticanze più o meno gravi. A chiarire quando questo può accadere sono due diversi Tribunali, che lasciano poco tranquilli i più indisciplinati. La procedura può avvenire quando sorge un semplice dubbio sulle capacità del guidatore.

Alla guida solo in perfette condizioni

Non è necessario il riscontro di una o più violazioni del Codice della Strada per andare incontro alla revisione della patente. A stabilirlo sono due recenti sentenze emesse dai Tar della Toscana e della Puglia.

Il primo caso esaminato ha coinvolto un automobilista che aveva investito un pedone. I carabinieri intervenuti sul posto non avevano riscontrato alcuna infrazione, ma il pensiero dei giudici è stato ben diverso. Il Tribunale ha infatti ricordato che la revisione può essere prescritta nel caso in cui sorga un dubbio, anche lieve, sulla reale capacità dell’automobilista. Un incidente del genere rientra quindi appieno nella categoria.

Ben diverso invece quanto accaduto a Bari, dove un uomo ha iniziato a sbandare invadendo le corsie dove viaggiavano le altre vetture. Il comportamento inusuale era dettato da un’improvvisa crisi ipoglicemica. L’episodio fortunatamente non ha provocato gravi conseguenze grazie alla presenza, poco distante, di una pattuglia delle forze dell’ordine. Un problema di salute così serio non poteva quindi essere sottovalutato, tanto da spingere la persona a essere sottoposta a controlli specifici.

A chiarirlo è stata la polizia di Stato sul proprio profilo Facebook: “In futuro per richiedere la patente dovrà sostenere alcuni esami medici e produrre certificati di specialisti nonché ottenere il giudizio di idoneità di una Commissione medica locale. Nel frattempo stavolta è andata bene, per tutti“.

Non si tratta di un provvedimento punitivo

Chi pensa che la decisione di sottoporre un automobilista a un ulteriore controllo sulla sua patente nasca con intento punitivo si sbaglia. In realtà, come indicano i giudici, si punta a preservare il più possibile la sicurezza di chi viaggia sulle nostre strade. Nel corso della revisione, infatti, si vuole verificare la permanenza dei requisiti psicofisici e di idoneità tecnica, ritenuti condizione minima per poter continuare a mettersi al volante.

Le sentenze vogliono inoltre rendere più consapevoli gli automobilisti ogni volta che decidono di guidare. È fondamentale farlo solo se si ritiene di essere in perfette condizioni fisiche e mentali.