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Revisione auto si cambia: ecco il certificato di chilometraggio

Revisione auto si cambia: ecco il certificato di chilometraggio

Ogni automobilista sa bene come sia tenuto a effettuare per obbligo di legge la revisione auto periodica. La misura è volta innanzitutto a garantire che possano circolare solo mezzi ritenuti idonei e non in grado quindi di mettere a rischio la sicurezza di chi sale a bordo. A partire da questo mese la modalità con cui la procedura viene eseguita è cambiata: i centri che effettuano il test dovranno infatti rilasciare un certificato in cui viene indicato il numero di chilometri percorsi dal mezzo. Si punta così a ridurre le truffe.

Revisione auto: la procedura diventa più rigida

Ogni auto deve essere sottoposta periodicamente a revisione per accertarsi che sia idonea alla circolazione. La prima verifica deve essere eseguita a quattro anni di distanza dall’immatricolazione, le successive ogni due anni.

In seguito alla circolare n. 26868 del 30 ottobre 2018. emessa dalla Motorizzazione la procedura di controllo deve essere effettuata in maniera ancora più accurata. L’incaricato che si occuperà della revisione sarà infatti chiamato a seguire una serie di regole ben precise con l’obiettivo di certificare l’esatto numero di chilometri percorsi dalla vettura. L’addetto dovrà farsi consegnare dal proprietario della macchina la carta di circolazione per controllare e controfirmare il dato inserito all’interno del quadro strumenti. Qualora dovesse verificarsi un’incongruenza rispetto alla precedente revisione l’addetto potrà evitare di portare a termine l’operazione.

L’intento che si vuole perseguire è chiaro: evitare che si possa arrivare a truccare il chilometraggio per ottenere un ricavo maggiore nel caso in cui si dovesse arrivare a vendere il veicolo.

Il dato assume valore di prova

Il dato rilevato in fase di revisione assume valore probante e sarà disponibile sul Portale dell’Automobilista. Una scelta che non può che rendere ancora più trasparente la verifica eseguita. Non appena sarà consegnata la carta di circolazione, l’ispettore dovrà mostrare all’utente la rilevazione effettuata e farlo controfirmare per accettazione sulla domanda di revisione o sul modello TT2100. A partire dal 19 novembre 2018, se l’intestatario della vettura non dovesse essere presente dovrà fornire una delega a controfirmare il dato chilometrico alla persona che si è occupata di portare la vettura presso il centro specializzato. Inevitabilmente, il proprietario sarà quindi ritenuto responsabile in caso di eventuali manomissioni.

Il sistema diventerà poi effettivo a partire dal 2020, anno in cui le macchine controllate quest’anno dovranno essere sottoposte a una successiva revisione. L’ispettore dovrà quindi effettuare una comparazione con quanto rilevato nel 2018.

Il chilometraggio dell’auto avrà valore probante (Foto: Pixabay)