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Settant’anni dalla prima auto della scuderia di Maranello: la Ferrari 125 S

Settant’anni dalla prima auto della scuderia di Maranello: la Ferrari 125 S

La stagione 2017 del Gran Premio si è conclusa, e le scuderie possono tirare le somme sul loro operato. Quest’anno la scuderia di Maranello è arrivata in seconda posizione dietro la Mercedes, ma la Ferrari non si abbatte e spera in un 2018 più vincente. E questa storia d’amore tra auto e Ferrari dura ormai da 70 anni, quando venne costruita la 125 S.

Enzo Ferrari e il suo sogno

La scuderia di Maranello è nata nel 1929, dalla genialità dell’imprenditore modenese Enzo Ferrari. Inizialmente però, il Cavallino nacque per supportare Alfa Romeo nelle corse, e dal 1933 divenne il reparto sportivo del marchio, progettando e gestendo le vetture da gara. Sfortunatamente, in quel periodo Enzo non poteva utilizzare il suo cognome sulle vetture da lui prodotte, per un divieto imposto da Alfa per quattro anni. Dovremo aspettare il 1947 per vedere per la prima volta il nome Ferrari su una vettura. Malgrado la Seconda Guerra Mondiale avesse segnato in modo profondo tutta Italia, Enzo Ferrari decise comunque di credere nel suo sogno, investendo i suoi risparmi in un’auto che potesse stupire.

La Ferrari 125 S, il primo modello prodotto dalla Scuderia

Il debutto della 125 Sport

Il giorno che diede finalmente inizio a questa storia fatta di velocità e made in Italy fu il 12 marzo 1947. Proprio quel giorno, Enzo Ferrari uscì dall’impianto di Maranello con una macchina priva di carrozzeria, – 125 S – spinta da un motore a 12 cilindri ideato da Gioacchino Colombo e realizzato insieme a  Giuseppe Busso e Luigi Bazzi. Il motore aveva una cilindrata totale di 1500 cc, con 3 carburatori Weber, freni a tamburo e 118 cavalli, che garantivano una velocità massima si 210 km/h. Insomma, per le vetture di quell’epoca era una vera e propria rivoluzione. Il debutto della 125 S avvenne nel maggio 1947, sul circuito di Piacenza. La prima gara fu un insuccesso: il pilota Franco Cortese dovette ritirarsi a causa di un guasto alla pompa della benzina. Questa sconfitta però, portò fortuna al Cavallino. Infatti, 9 giorni più tardi, Cortese trionfò al Gran Premio di Roma – con una media di 88,5 km/h dopo aver percorso 137 chilometri -. Quell’anno la Ferrari vinse altre sei volte, e così la storia del Cavallino ebbe inizio.