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Sfrutta il Telepass altrui e viaggia gratis: la multa è salata

Sfrutta il Telepass altrui e viaggia gratis: la multa è salata

Un signore di 68 anni residente a Premolo, in provincia di Bergamo, è stato condannato dal Tribunale per non aver pagato il Telepass in numerose occasioni. L’uomo, dotato di riflessi rapidi e sangue freddo, ha percorso quotidianamente, per motivi di lavoro, l’autostrada A4 tra Bergamo e Monza mettendo in atto un modo illegale di viaggiare gratis in autostrada. Il furbetto, mentre era alla guida del suo furgone, si accodava agli automobilisti che lo precedevano, dotati di Telepass, e ne sfruttava la scia superando la barriera del casello senza pagare. L’uomo non ha compiuto questa manovra una volta sola, ma per ben trentacinque volte.

Una manovra pericolosa e illegale

In sede giudiziaria, grazie ai filmati delle telecamere poste ai varchi, si è accertato che l’uomo, giunto al casello, ometteva sistematicamente di pagare il pedaggio sfruttando la scia dei veicoli che lo precedevano. Il guidatore sfrontato è stato così denunciato e poi condannato dal Tribunale. L’uomo, nonostante fosse sprovvisto di Telepass, e comunque intenzionato a non sborsare neanche un quattrino, riusciva a viaggiare costantemente “a scrocco” seguendo a breve distanza gli automobilisti che invece erano in possesso del Telepass. La sua manovra, oltre che ad essere un’azione illegale, è anche molto pericolosa e a rendere ancora più grave l’accaduto è il suo comportamento recidivo, visto che era solito oltrepassare ogni giorno il casello dell’autostrada senza pagarlo.

La condanna

L’uomo aveva ideato e collaudato un sistema fraudolento che gli ha permesso nel 2012 di superare il casello senza Telepass in modo costante e programmato per ben trentacinque volte. Il furbetto del Telepass però è stato smascherato grazie ai filmati delle telecamere e la Società Autostrade Spa ha deciso di costituirsi parte civile. Il guidatore insolvente bergamasco è stato condannato in sede penale al pagamento di 300 euro, ma il giudice ha fissato a 3.300 euro il risarcimento del danno a suo carico.