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Telepass non pagato per un anno e mezzo: ora rischia il carcere

Telepass non pagato per un anno e mezzo: ora rischia il carcere

Pagare l’autostrada per chi viaggia spesso rappresenta certamente un salasso non da poco, ma per non incorrere in sanzioni è fondamentale farlo. Ne sa qualcosa un uomo di 68 anni residente a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, che ha escogitato un trucco davvero discutibile per viaggiare gratis: il conducente, abituato a percorrere la A4 tra Bergamo e Monza per motivi di lavoro, ha sfruttato il Telepass di altri automobilisti mettendosi in coda subito dopo di loro. Il metodo si è rivelato efficace per ben 35 volte. Ora, però, è la giustizia a presentargli il conto: dovrà presentarsi a processo con il rischio di subire una condanna pari a sei mesi di carcere.

Una condotta illegale e scorretta

Evitare di pagare il casello autostradale è certamente sbagliato e prima o poi si è costretti a saldare il proprio debito. Ne sa qualcosa un automobilista lombardo, che per un anno e mezzo ha viaggiato sull’autostrada A4, che collega Bergamo e Monza, passando nella colonna del Telepass, a cui lui però non aveva mai aderito.

Il suo modo di procedere era piuttosto chiaro: seguire le altre vetture, regolarmente dotate di abbonamento, e proseguire come se niente fosse. La mossa ha funzionato più volte, almeno finché non sono stati eseguiti una serie di controlli che hanno permesso di riscontrare il comportamento illegale dell’uomo.

Si rischia una condanna pesante

Fare il “furbo” alla fine però non ha pagato. L’uomo, infatti, deve ora rispondere in Tribunale dell’azione scorretta commessa negli ultimi mesi. A breve partirà il processo a suo carico presso la sede di Monza dove potrebbe andare incontro a una condanna davvero pesante, fino a un massimo di sei mesi di reclusione.

In base alla ricostruzione effettuata dal viceprocuratore onorario Paola Suglia “è emersa senza dubbio la penale responsabilità dell’ imputato, per il quale chiedo una condanna a sei mesi di reclusione“. Difendersi dalle accuse non sarà particolarmente semplice: a incastrare l’automobilista ci sono le telecamere presenti al casello che attestano i suoi numerosi passaggi senza saldare l’importo.