Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Angel Nieto, il miglioramento è graduale

Angel Nieto, il miglioramento è graduale

Un po’ di luce in un buio indotto, dopo giorni di preoccupazioni. Le condizioni di salute del “Re delle piccole cilindrate” Angel Nieto rimangono gravi, ma paiono migliorare ogni ora di più. Secondo il report clinico reso noto dal Policlinico “Nuestra Señora del Rosario” di Ibiza, il pilota spagnolo rimane in coma farmacologico, ma vi sono “segnali incipienti di riassorbimento dei diversi traumi subiti”. In poche parole, parrebbe sulla via della normalizzazione il grave trauma cranico occorso, senza ulteriori peggioramenti della pressione intracranica, fattore che potrebbe aggravare le condizioni celebrali in maniera repentina e spesso infausta.

Nonostante i netti miglioramenti, l’ex pilota di Derbi, Kreidler, Bultaco, Morbidelli, Minarelli, Garelli e Yamaha rimane in coma farmacologico, status necessario affinché possa ricevere i migliori trattamenti possibili con una riduzione dei farmaci. Inoltre il reparto di afferenza rimane sempre la terapia intensiva: sebbene la situazione ospedaliera possa indicare l’opposto, Nieto non si trova attualmente in pericolo di vitacome era trapelato in un primo momento.

Nieto, tradito dalle quattro ruote

Sono passati ormai giorni dal grave sinistro occorso al 70enne originario di Zamora, in Castiglia. La causa dell’incidente, avvenuto in quel di Santa Gertrudis, località delle isole Baleari, sarebbe stata una caduta da un quad dovuta ad un tamponamento. La dinamica precisa è tuttavia ancora da chiarire, così come le condizioni di salute del 13 volte campione del mondo. I figli Fonsi e Pablo, anch’essi reduci da una carriera motociclistica mediamente soddisfacente, hanno da subito mantenuto grande riserbo sull’intera faccenda, affidandosi ai bollettini medici ed alle ricostruzioni ufficiali.

Lentamente, la situazione pare davvero essere in miglioramento. Si allontanano così le preoccupazioni di familiari, addetti ai lavori e semplici appassionati che hanno vissuto con apprensione tutte le fasi di questa brutta storia, tributandoli una vicinanza simile a quella avuta durante la sua lunga, vincente nonché pluridecorata carriera, durata ben 21 stagioni tra classe 50, 80, 125 e 250.