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Un anno senza Nicky Hayden, ma la MotoGp non può dimenticarlo

Un anno senza Nicky Hayden, ma la MotoGp non può dimenticarlo

Il 22 maggio è un giorno che inevitabilmente resterà impresso nella mente di tutti gli appassionati di motori. Proprio ieri infatti si è celebrato il primo anniversario dalla scomparsa di Nicky Hayden, morto dopo cinque giorni di agonia in seguito a un incidente in Emilia Romagna dove si stava allenando in bicicletta. Chi ha avuto la possibilità di conoscerlo non può dimenticare il suo sorriso e la lealtà che non è mai mancata in pista.

La MotoGp non dimentica

Sin dalle ore successive all’incidente tutto l’ambiente della MotoGp si è stretto attorno a Nicky Hayden, che abitualmente praticava ciclismo e si allenava per quelle strade divenute a lui fatali. Tra i primi a voler ricordare il “Kentucky Kid” nella ricorrenza della sua scomparsa c’è stato Casey Stoner, ancora incredulo per quanto accaduto: “È già passato un anno e non ci credo, mi manchi amico” ha scritto l’australiano sul suo profilo Twitter, allegando un’immagine che lo ritrae insieme allo sfortunato Nicky.

Lo statunitense si è laureato campione del mondo nel 2006 ponendo fine al dominio di Valentino Rossi. “È già passato un anno e sembra irreale. Ci manchi, compagno“. Anche la Ducati ha voluto esprimere il suo cordoglio: “Un anno senza Nicky, un anno ricordandoti. Ci manchi campione“. Al coro di messaggi si è unito anche l’attuale campione del mondo di MotoGp, Marc Marquez, che ha scritto: “Un anno senza di te. Sempre con noi“.

Nelle prossime settimane non mancheranno le iniziative per celebrare Hayden. Owensboro, la sua città natale, il prossimo 8 giugno mostrerà una statua in suo onore. Il giorno successivo si terrà invece una giornata a lui dedicata. La scelta della data non è casuale: in America, infatti, 9 giugno si scrive 6/9, lo stesso numero che lui ha utilizzato nel corso della sua carriera.

Un incidente ancora tutto da chiarire

A livello giudiziario la situazione del 30enne di Morciano di Romagna che ha investito il centauro statunitense deve invece essere ancora chiarita. La Procura di Rimini, incaricata delle indagini, ha infatti disposto il rinvio a giudizio nei suoi confronti. La prima udienza è già stata fissata e si terrà il 13 giugno. La perizia avrebbe fatto emergere un concorso di responsabilità. Il giovane automobilista, secondo quanto riferisce Rimini Today, stava guidando a 70 km/h in un tratto di strada dove il limite è di 50 km/h. Nicky, invece, non avrebbe rispettato lo stop procedendo a una velocità di circa 20 km/h.

 

Foto immagine in evidenza: InSella