Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Aston Martin punta la Formula Uno: alternativa alla Ferrari in caso di addio

Aston Martin punta la Formula Uno: alternativa alla Ferrari in caso di addio

Tutte le scuderie di Formula Uno sono pienamente concentrate sull’attuale stagione, iniziata solo da poche settimane, ma lo “spettro 2021” incombe. Liberty Media, la società che gestisce il Circus vorrebbe infatti introdurre alcune regole innovative a partire da quella data che coinvolgerebbero diversi aspetti, le power unit in primis. La Ferrari, attraverso le parole del presidente Sergio Marchionne, ha minacciato di abbandonare, ma a sostituire il team del Cavallino potrebbe essere un’azienda di primaria importanza quale Aston Martin.

Un’importante azienda punta al Circus

Correre in Formula Uno implica certamente notevoli investimenti, ma la visibilità non manca. Forse proprio questa è una delle motivazioni principali che sta spingendo un’azienda importante del calibro di Aston Martin a pensare di entrare a far parte in maniera stabile del Circus. Già in questa stagione è stata stretta una partnership con Red Bull, ma il ruolo potrebbe essere di più ampi respiro.

Lo “sbarco” non sarebbe comunque immediato. La casa britannica punterebbe infatti a prendere parte alle corse a partire dal 2021, anno in cui Liberty Media punta a introdurre nuovi regolamenti sui motori, pronti a diventare più potenti, ma anche più semplici ed economici. Qualora costi non risultino eccessivi, Aston Martin sarebbe pronta a realizzare nuovi propulsori in grado di soddisfare appieno le nuove normative.

Aston Martin al posto della Ferrari?

L’idea di Aston Martin è chiara. L’azienda britannica, secondo il presidente e CEO Andy Palmer, vanta un mercato del tutto simile a quello della Ferrari e sarebbe quindi in grado di subentrare, senza troppi problemi in caso di addio del “Cavallino”.

Andy Palmer, presidente e CEO di Aston Martin (Foto: Driven.co.nz)

Liberty vuole dei nuovi motori per il 2021 e la loro idea è quella di portare avanti questo sport – ha riferito il dirigente – . Le squadre impegnate, però, non vogliono cambiare l’attuale configurazione delle power unit. Il problema è che oggi ci sono diverse parti interessate e non si tratta più di un confronto Ferrari vs FIA o Liberty Media. Mi viene in mente la Red Bull, quando un paio di stagioni fa rimase scoperta e dovette adattarsi con le power unit. La Ferrari minaccia di lasciare il Circus, ma Liberty può tranquillamente dire: beh, ok, Aston e Ferrari hanno lo stesso mercato e la stessa tipologia di clienti. Volete andare via? Ok, la strada è quella. La F1 ha bisogno di un cambiamento e non di una corsa agli armamenti. Per quanto riguarda Aston, sappiamo quanto è difficile realizzare un power unit competitivo e sappiamo di quanto sia lunga la strada da percorrere”.

Il progetto potrebbe essere però realmente fattibile solo se ci saranno le giuste condizioni economiche: “Se ci sarà un cambiamento, magari con una struttura economicamente più sostenibile, saremo i primi a manifestare un interessamento verso un ruolo attivo all’interno del Circus. Ovviamente lavoreremo con dei partner perchè non è nella intenzione fornire ai nostri clienti una power unit poco performante” – ha concluso Palmer.

 

Foto immagine in evidenza: Motorbox.com