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F1: addio della Sauber alla Ferrari

F1: addio della Sauber alla Ferrari

Scelta molto coraggiosa quella della Sauber di abbandonare la collaborazione pluriennale con la Ferrari, iniziata nel 2010, e passare alla Honda, visti i problemi di quest’ultima con la McLaren, ma Monisha Kalterborn, team principal della Sauber, è convinta che sia la giusta strategia: “Siamo molto felici di questa partnership con la Honda che ci permetterà di avere successo sia dal punto di vista strategico, sia da quello tecnologico”.
La scuderia elvetica aveva iniziato la collaborazione con la Ferrari nel 2010, anno in cui Peter Sauber era tornato al timone, ma i risultati furono tutt’altro che soddisfacenti: ultimo posto del campionato costruttori, con il poco invidiabile score di zero punti, conquistati nei tre Gran Premi disputati, proprio come la scuderia di Woking.

La strategia e la power unit

I giapponesi, non appena la McLaren ha rinunciato al veto imposto da Ron Dennis, in base al quale aveva diritto alla fornitura triennale in esclusiva, si sono affrettati a trovare un altro partner: il loro intento è quello di facilitare la ricerca dell’affidabilità dei motori, che si sono rivelati alquanto fragili da quando la Honda, nel 2015, ha deciso di utilizzare i propulsori ibridi in Formula 1. La Honda ha spinto molto per una seconda fornitura, con l’intento di poter valutare la sua power unit con i dati di una seconda monoposto e per non subire altresì il peso politico della McLaren. Inoltre il costruttore giapponese ha voluto offrire un’opportunità d’esordio in Formula 1, ai suoi piloti “junior” e una fornitura gratuita della power unit, darà la possibilità di poter riservare uno dei due sedili.

Monisha Kalterborn: “non vediamo l’ora di iniziare

“È un grande onore per noi poter collaborare con la Honda nelle prossime stagioni. Il nostro riallineamento non è visibile solo attraverso la nuova proprietà, ma anche con questa nuova partnership tecnologica con la Honda. Abbiamo fissato un’altra pietra miliare, che attendiamo con grande entusiasmo e, naturalmente, stiamo cercando nuove opportunità”, queste le parole di soddisfazione di Kalterborn, nonostante il costruttore giapponese si trovi in un periodo complicato.
Grande sfida all’orizzonte per Katsuhide Moriyama, uomo di punta del colosso giapponese, affatto impensierito dal compito, tanto da affermare: “Questa sarà una nuova sfida per le nostre attività in Formula 1. Per sfruttare i vantaggi di fornire due squadre, rafforzeremo entrambe le nostre strutture, vale a dire la HRD Sakura e la base di Milton Keynes. Continueremo la nostra sfida e i nostri tifosi potranno veder emergere la forza dominante della Honda il prima possibile“.