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F1, Raikkonen su Giovinazzi: “Non sono preoccupato, penso a finire bene stagione”

F1, Raikkonen su Giovinazzi: “Non sono preoccupato, penso a finire bene stagione”

La Formula 1 quest’anno ci sta regalando emozioni e sorprese continue. Il mondiale è infatti ancora virtualmente aperto, nonostante i 40 punti di vantaggio di Hamilton su Vettel con solo 6 gare alla fine. A tener banco però rimane il mercato piloti, reso spettacolare dallo scambio di piloti tra Ferrari e Sauber agli inizi del mese. Nella giornata di ieri la Sauber è però ritornata sotto i riflettori per via dell’annuncio di Antonio Giovinazzi come secondo pilota, affiancando l’esperto Kimi Raikkonen nella prossima stagione.

Raikkonen, testa al 2018

Nella conferenza stampa di ieri, come prevedibile, Kimi Raikkonen è stato bombardato di domande sul suo futuro compagno. Il pilota finlandese non ha tardato a rispondere in maniera piccata come abitudine: Non sono preoccupato. Penso solo a finire la stagione nel miglior modo possibile, poi penserò al 2019. Non mi importa chi guiderà al mio fianco“. Un Iceman quindi totalmente indifferente sul conoscere il suo futuro compagno di box e nell’instaurare già da quest’anno un buon feeling. Raikkonen è poi sembrato molto concentrato sull’ottenere il massimo possibile dalla macchina nel finale di stagione: “Ci sono alcune regole, ma è chiaro che se vogliamo vincere il titolo mondiale, sarà necessario essere al top con entrambe le vetture. La procedura è sempre la stessa, cercare di tirare fuori il meglio da ogni gara”.

Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen (Foto:Tuttomotorsport.it)

Un circuito noioso

Il pilota finlandese della Ferrari ha poi risposto ad alcune domande riguardanti le aspettative per la gara e su cosa pensa della conformazione del circuito russo. Anche in questo caso la risposta è stata tagliente come lo sterzo della sua Ferrari: “Negli ultimi anni abbiamo vissuto delle gare piuttosto noiose qui a Sochi, questo perché l’asfalto del circuito non crea problemi alle gomme, che durano a lungo. Se le gomme non degradano, tutti hanno la stessa velocità e non si creano le condizioni per i sorpassi. Sono curioso di vedere l’impatto che avrà l’ampliata la zona DRS. È una pista particolare, devi guidare con attenzione e trovare un buon ritmo. Se si attacca troppo, si paga. Ma il circuito mi piace”.

La curva 4 del circuito di Sochi (Foto:MotorsportItalia)