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F1, Singapore: disastro Ferrari, entrambe KO, vince Hamilton

F1, Singapore: disastro Ferrari, entrambe KO, vince Hamilton

Doveva essere un trionfo Ferrari, la tappa in cui attaccare in vista dei prossimi due appuntamenti sfavorevoli alle caratteristiche della vettura. È stata, invece, una sconfitta totale: alla partenza Vettel si muove bene, Verstappen non è da meno. Kimi Raikkonen, partito in seconda fila, è però protagonista dello scatto migliore, lanciandosi nella traiettoria più interna possibile. La RedBull di Verstappen però si trova schiacciata tra le due Ferrari, impatta su Raikkonen che a sua volta carambola su Vettel. I danni alla monoposto di quest’ultimo sono troppo importanti e in curva due va in testacoda dopo aver urtato il muretto.

La zampata del campione

Lewis Hamilton ne approfitta, balza in testa e prende il largo. La sua W08 avrebbe sulla carta un passo troppo lungo che poco si presterebbe alle tortuose curve del Gran Premio cittadino di Singapore, ma la classe innegabile dell’inglese gli permette di solidificare la leadership. Dietro di lui Daniel Ricciardo, brillantissimo nel weekend, non riesce a tener botta: più distante la seconda Mercedes di Bottas, quarto, quindi Sainz, Perez e Palmer. A scombussolare le tattiche di gara un asfalto in partenza bagnato andatosi via via asciugando e ben tre regimi di Safety Car che non hanno permesso di concludere i 64 giri previsti – come da regolamento, il limite di gara è stato stipulato a due ore di gara. Nonostante questo la top 3 rimane invariata fino alla linea d’arrivo: Hamilton, Ricciardo, Bottas.

Un mondiale compromesso per la Ferrari

Poche, quindi, le emozioni di una domenica all’insegna della delusione per gli uomini di Maranello: non chiari i colpevoli dell’incidente che, per la prima volta nella storia della Formula Uno, ha mandato KO entrambe le vetture Ferrari. La sensazione è che Vettel abbia rischiato troppo chiudendo la traiettoria e difendendo la posizione; dall’altra parte c’è il patologico record di Verstappen con dieci gare in ritiro su sedici appuntamenti, fin troppo aggressivo nelle manovre. Sarebbe criticabile anche Raikkonen, magari troppo avventato in una partenza in cui doveva limitarsi a proteggere il compagno di scuderia. Hamilton ad ogni modo conquista un GP che lo vedeva perdente alla vigilia, centrando un colpo grosso in ottica mondiale in occorrenza di Vettel: settima vittoria stagionale – la terza consecutiva – e il 6oesimo trionfo in cariera. Sono 28, adesso, i punti di vantaggio che conserva in classifica piloti dal ferrarista a soli sei Gran Premi dal termine.