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Ferrari, la verità di Arrivabene sull’incidente in Bahrain

Ferrari, la verità di Arrivabene sull’incidente in Bahrain

La Ferrari è ormai pienamente concentrata sul Gran Premio di Cina, in programma domenica, dove Sebastian Vettel punta a replicare le vittorie ottenute in Australia e in Bahrain. La gioia per questi risultati è stata però almeno parzialmente offuscata dall‘incidente avuto da Kimi Raikkonen a Sakhir: il finlandese ha infatti investito inavvertitamente un meccanico durante il pit stop. A chiarire nel dettaglio cosa sia davvero accaduto al box della “Rossa” ora ci pensa Maurizio Arrivabene.

Un episodio spiacevole

In questo inizio di stagione stanno diventando sempre più numerosi i problemi ai pit stop con cui stanno avendo a che fare le scuderie di Formula Uno. L’episodio più grave è stato certamente quello che ha avuto per protagonista domenica in Bahrain la Ferrari di Kimi Raikkonen, che ha finito per investire un meccanico che stava portando a termine il lavoro al pit stop. Il finlandese si è prontamente scusato, ma ha chiarito di essere ripartito solo dopo avere visto il semaforo verde. Il cambio gomme, in realtà, non era stato ancora ultimato.

A spiegare meglio cosa sia accaduto ci ha pensato così il team principal della scuderia, Maurizio Arrivabene: “Abbiamo una procedura per garantire che i pit stop durante la gara siano fatti nella modalità più sicura. In questo caso, abbiamo tre fattori: uno riguarda il controllo umano, l’altro riguarda la meccanica e l’altro riguarda il dispositivo elettronico. In Bahrain c’è stata una cattiva gestione e la parte posteriore sinistra non è stata letta perfettamente dal dispositivo elettronico, che quindi ha dato il via libera”.

Il meccanico Ferrari subito dopo l’incidente (Foto: Getty Images)

Impegnati per renderlo un caso unico

La Ferrari, consapevole della gravità dell’accaduto, si è impegnata in prima linea per evitare che situazioni del genere possano ripetersi. La prima mossa è stata l’introduzione di una serie di sensori aggiuntivi. Non è mancata però anche una stretta collaborazione con la FIA, e in modo particolare con il direttore di gara Charlie Whiting, con l’obiettivo di individuare una soluzione efficace: “Abbiamo svolto tutta la procedura insieme alla FIA per assicurarci che questo genere di cose non accada di nuovo. È nel nostro interesse, perché ci preoccupiamo delle nostre persone prima di ogni altra cosa. Francesco sta bene, è tornato in Italia ieri, quindi è tutto sotto controllo, gli parlavo tutti i giorni, è a casa, va tutto bene” – ha concluso il dirigente.

 

Foto immagine in evidenza: LAT Images