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Formula 1, Ferrari punta sul figlio di Montoya per il futuro

Formula 1, Ferrari punta sul figlio di Montoya per il futuro

Ferrari, come Mercedes, pensa al futuro, ma non soltanto a ciò che succederà nella prossima stagione di Formula 1. Molta dell’attenzione del team del Cavallino va verso i piloti del domani. E non è un caso che Sebastian Montoya, il figlio del Montoya che duellava con Michael Schumacher, entri a far parte della Ferrari Driver Academy dopo le recenti nuove di Mercedes.

Ferrari risponde così alla Mercedes

A chi fosse sfuggita la notizia, i vari sottintesi di poco fa si riferivano alle dichiarazioni di Toto Wolff. Il direttore del team tedesco di Formula 1, qualche giorno fa, annunciava difatti che in Mercedes stanno puntando molto su un giovane italiano di dodici anni già ribattezzato come l’erede di Lewis Hamilton.

A quanto pare, il contrattacco di Maranello non si è fatto attendere. Il prescelto in Ferrari sarà un figlio d’arte, niente meno che il primogenito di Juan Pablo Montoya. Si chiama Sebastian il giovane che entra ufficialmente a far parte della Ferrari Driver Academy. Il giovane Montoya, dopo l’esperienza nel karting messicano atterra in Europa ingaggiato dalla Tony Kart, la squadra che corre nella categoria OKJ europea con tutto il supporto del team di Maranello.

Formula 1, Ferrari punta sul figlio di Montoya per il futuro
Sebastian Montoya in uno scatto da piccolo con il papà. Credits: motorbox.com

Un Montoya in Ferrari

Non è la prima volta che un figlio d’arte approdi nella scuderia del Cavallino. Ai più informati non bisognerà nemmeno citare al riguardo piloti come Giuliano Alesi o Enzo Fittipaldi. Rispetto a loro, Montoya è ancor più giovane: di anni il figlio d’arte di Juan Pablo ne ha appena 12.

Credits Twitter @jpmontoya

Ciò significa che il sostegno della Ferrari Driver Academy fungerà da vero e proprio investimento per il futuro per la scuderia rosso vestita. L’intenzione è quella di farlo crescere con tutto l’impegno e la preparazione fisica e psicologica necessari. La speranza è quella che il giovane Montoya abbia ereditato dal suo “vecchio” quel qualcosa che in passato valse a lui due terzi posti nella classifica finale di Formula 1 del 2002 e del 2003 e sette Gran Premi vinti in carriera.