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F1, in Canada bandiera a scacchi in anticipo. La FIA: “Errore deplorevole”

F1, in Canada bandiera a scacchi in anticipo. La FIA: “Errore deplorevole”

Nonostante la vittoria di Sebastian Vettel, accolta con grande soddisfazione da tutti i sostenitori della Ferrari, non tutto è andato per il verso giusto in Canada. A Montreal, infatti, la bandiera a scacchi è stata sventolata con un giro di anticipo e questo inevitabilmente ha generato un po’ di subbuglio tra piloti e addetti ai lavori. La FIA ha poi analizzato la situazione sottolineando che si è trattato di un problema di comunicazione tra gli ufficiali locali.

Una confusione inaspettata

La conclusione della gara in Canada non è stata esente da difficoltà. La bandiera a scacchi è stata infatti mostrata con un giro di anticipo rispetto al previsto. L’ufficiale di gara che si occupa della partenza e dell’arrivo ha infatti pensato che il 69esimo fosse l’ultimo giro e ha così incaricato la modella Winnie Harlow di sventolarla. In realtà, la corsa sarebbe terminata al 70esimo giro. La ragazza è certamente incolpevole, ma si è scusata, attraverso il suo profilo Twitter, per l’inconveniente che ha messo almeno parzialmente in difficoltà piloti e scuderie.

La presenza a quel punto della bandiera a scacchi ha obbligato i commissari di gara, come previsto dal regolamento, a omologare i risultati al giro precedente. L’errore ha costretto così a non prendere in considerazione i risultati ottenuti negli ultimi due giri del Gran Premio. Il rammarico più grande è certamente di Daniel Ricciardo, che proprio alla 69esima tornata aveva ottenuto il record della pista. Unica consolazione: non si sono verificati sorpassi e incidenti che avrebbero potuto modificare la classifica finale.

La spiegazione della FIA

Per cercare di uscire dall’imbarazzo inevitabile la FIA ha analizzato nel dettaglio cosa sia accaduto in pista e ha chiarito ogni dubbio.

Charlie Whiting, direttore di gara FIA (Foto: Formula Passion)

Ecco la spiegazione del direttore di gara Charlie Whiting: “La bandiera a scacchi è stata esposta con un giro di anticipo a causa di una cattiva comunicazione con l’ufficiale che cura lo start e l’arrivo – sono le parole del dirigente riportate da Motorsport.com -. Credeva fosse l’ultimo giro, ha chiesto conferma e l’ha avuta. Ma chi gliel’ha data non pensava fosse una domanda, bensì una constatazione. E così è nato l’equivoco. Le persone che non lavorano in F.1, per esempio, di solito sono tratte in inganno dalla grafica che mostra 69 su 70, è normale pensare che si tratti dell’ultimo giro, ma noi sappiamo che è il penultimo. Ovvio che dobbiamo svolgere un lavoro migliore di formazione con gli starter, è stato un errore deplorevole, ma bisogna anche considerare che la Formula 1 è gestita da esseri umani, di diversi paesi, lingue e non tutto è sempre perfetto“.

Nonostante il rammarico, l’aspetto positivo è di non avere inficiato il risultato ottenuto dai team: “Noi cerchiamo la perfezione, per fortuna l’errore non ha avuto impatto sul risultato della gara. Ai team principal che sul momento mi hanno chiesto spiegazioni sul da farsi, ho consigliato di completare regolarmente la gara per essere sicuri” – ha concluso.

 

Foto immagine in evidenza: Motorsport.com