Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Formula Uno, Liberty Media fa dietrofront: le ombrelline sono salve

Formula Uno, Liberty Media fa dietrofront: le ombrelline sono salve

Liberty Media, la società che ha acquisito la Formula Uno, sta facendo sentire in modo sempre più deciso il proprio peso nel Circus. In attesa di capire se entreranno davvero in vigore le modifiche al regolamento pensate per il 2021, c’è un’altra questione che negli ultimi tempi ha fatto discutere: la possibile scomparsa delle “ombrelline”, le ragazze presenti prima della partenza a fianco dei piloti. A sorpresa, è arrivato un improvviso dietrofront: le giovani non solo continueranno a esserci ma avranno un ruolo più importante.

Le ombrelline non lasciano: raddoppiano

Ormai da qualche anno tutti gli appassionati di Formula Uno sono abituati alla presenza delle “ombrelline”, le ragazze dotate di ombrello sponsorizzato per proteggere i piloti dal sole o dalla pioggia sulla griglia di partenza. Liberty Media sembrava però propensa a eliminarle. La motivazione? Il loro ruolo era ritenuto “antiquato e maschilista.

A sorpresa, la società che gestisce il Circus ha deciso di fare marcia indietro su una decisione che sembrava definitiva. Anzi, è in arrivo per loro un nuovo incarico. A sottolinearlo è Murray Barnett, responsabile delle sponsorizzazioni e delle partnership commerciali: “Ci impegniamo ad esaminare il ruolo delle grid girls e a renderle una parte importante dell’evento invece che tenere solo un cartello e stare vicino a una macchina – ha affermato in una intervista concessa a Marketing Week -. Vogliamo renderle pienamente integrate nel programma e cambiare la percezione del loro coinvolgimento nello sport. Vi è anche un acceso dibattito sull’avere una competizione femminile distinta per la Formula Uno oppure mantenerla pienamente integrata e permettere alle donne pilota di prendere parte al mondiale. Abbiamo un sacco di posizioni dirigenziali in Formula Uno, ma c’è sicuramente spazio per crescere“.

L’idea di un campionato del mondo in rosa, come già accade nel basket con la NBA, sarebbe davvero elettrizzante.

Un’ombrellina in pista al fianco di Sebastian Vettel (Foto: Getty Images)

Non sono una presenza di contorno

Chi pensa che le ombrelline siano presenti in pista solo per motivi estetici, però, si sbaglia di grosso. Una di loro, la scozzese Carolyn Mooney, ci ha tenuto infatti a difendere il loro ruolo: “Una grid girl come noi non è lì solo per fare bella presenza e apparire nelle foto da parte dei paparazzi. Interagisce con il pubblico, le più brave parlano anche delle gare e chiacchierano con i fan. Intrattengono, aiutano, amano il motorsport. Il nostro compito è far sentire le persone parte della squadra. Molti team si aspettano che le loro grid girl abbiano un ampio seguito sui social e questo crea condivisione” – ha dichiarato in una intervista al DailyRecord – .

La giovane non esclude in futuro di poter vedere anche una loro versione al maschile: “Essere un’ombrellina è molto più che indossare pantaloncini. Io ho una laurea in marketing e per molte ragazze è solo una divertente attività collaterale. Si tratta solo di aggiungere qualcosa all’intrattenimento del giorno, ma nulla è più importante della corsa. Se ci fossero più donne pilota ci sarebbero anche i grid boy, probabilmente non avremmo neanche avuto questo dibattito” – ha concluso Caroline.

Foto immagine in evidenza: Getty Images