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Porte girevoli in casa Williams: Kubica può sostituire Stroll

Porte girevoli in casa Williams: Kubica può sostituire Stroll

A distanza di poco più di sette anni dal terribile incidente nel Rally di Andora potrebbe essere finalmente arrivato il momento per rivedere Robert Kubica in Formula Uno. Il polacco non si è mai arreso e ha fatto sempre il possibile per allenarsi e mettersi in evidenza con l’obiettivo di conquistare un ruolo in una delle scuderie nel Circus. Nonostante risultati certamente positivi nei test, il 33enne polacco è riuscito soltanto ad ottenere il ruolo da terzo pilota della Williams, ma ora potrebbe essere finalmente promosso: Lance Stroll sarebbe infatti vicino al passaggio alla Force India e a sostituirlo potrebbe essere proprio lui.

Un ritorno attesissimo

La Williams si prepara insomma a separarsi da Stroll. Qualora l’addio dovesse essere confermato, già a stagione in corso, la scuderia britannica non ha comunque intenzione di cercare a lungo un possibile sostituto, ma anzi pensa ad una soluzione casalinga. Si tratta di Robert Kubica, attuale riserva del team che nei mesi scorsi ha più volte testato la monoposto, contribuendo allo sviluppo della stessa.

Paddy Lowe, direttore tecnico della Williams (Foto: Motorsport.com)

A confermarlo è il direttore tecnico Paddy Lowe: “Non dobbiamo fare nulla, perché Robert Kubica è il nostro pilota di riserva – ha detto nel paddock di Monza -. Tutto quello che possiamo fare adesso è aspettare che gli eventi si manifestino, ma non è sicuro che possa succedere qualcosa. Al momento ci stiamo concentrando sul lavoro con Sergey e Lance”.

Un’emozione difficile da nascondere

Robert Kubica vicino al ritorno in Formula Uno (Foto: Sky Sports.com)

Robert Kubica non può che essere felicissimo all’idea di poter tornare a guidare una monoposto di Formula Uno, a distanza di più di sette anni dal terribile incidente nel rally di Andora: “Per me è più una speculazione piuttosto che un’emozione. Sono successe molte cose durante il mese di agosto, ma per me non è come se molte porte si fossero improvvisamente aperte o chiuse. Se dovessi ricevere una chiamata, accetterei e salirei in macchina facendo del mio meglio. Non è scontato il discorso di partecipare a tutte le gare da qui fino alla fine della stagione, ma per me sarebbe la realizzazione di un sogno“.

Missione compiuta a metà

Il polacco prima della partenza della stagione si era impegnato duramente per ottenere un posto in una delle scuderia, ma è riuscito alla fine a guadagnarsi un ruolo solo da terzo pilota. Non certamente il massimo della sua aspirazione, ma lui non può che accettarlo: “Il mio obiettivo era guidare una vettura di Formula 1. I regolamenti, oggi, non permettono quasi nessun test, ragion per cui questa era l’unica strada da seguire. La mia priorità è stare al volante, ma ovviamente quando firmi un contratto devi essere professionale” – ha concluso.

 

Foto immagine in evidenza: LAT Images