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Schumacher, il sostegno degli amici Todt e Montezemolo

Schumacher, il sostegno degli amici Todt e Montezemolo

Il 3 gennaio non può essere certamente considerata una data come tutte le altre per gli appassionati di motori: in questo giorno è infatti nato Michael Schumacher, che proprio domani festeggerà il suo 50esimo compleanno. Un evento come questo non può passare inosservato soprattutto in una fase come questa in cui tanti si augurano di poter ricevere presto buone notizie sul suo conto. La famiglia dell’ex ferrarista fa il possibile per mantenere il riserbo, ma le parole pronunciate dalla moglie Corinna fanno ben sperare. Tra gli amici che non hanno mai mancato di far sentire il loro supporto ci sono Jean Todt e Luca Cordero di Montezemolo.

Amici anche fuori dalle piste

Nel corso della sua lunga carriera Michael Schumacher ha saputo farsi apprezzare non solo per le vittorie, ma anche per la lealtà e il rispetto che non sono mai mancati nei confronti degli avversari. Jean Todt ha collaborato attivamente con lui nel corso della sua lunga esperienza alla Ferrari e ha finito per stringere un rapporto che va al di là dell’aspetto professionale.

Michael Schumacher e Jean Todt (Foto: Shutterstock)

Non è un caso quindi che lui sia uno dei pochi che ha avuto la possibilità di vederlo da vicino in questo periodo in cui sta provando a riprendersi dall’incidente sugli sci di cui è stato vittima a Meribel. A raccontare alcuni aspetti del loro rapporto è proprio l’attuale presidente dell FIA: “I miei rapporti con Michael sono cresciuti nel tempo. All’inizio erano solo professionali ma già nell’estate del 1996 si saldarono: ricordo che nelle prove private di Monza, quando in molti chiedevano la mia testa, disse che se ne sarebbe andato con me. Mi conosceva poco, ma aveva capito che eravamo sulla strada giusta. Poi gli sono stato vicino nei suoi momenti difficili – ha detto a La Gazzetta dello Sport -.. E ho conosciuto Corinna che, a sua volta, ha creato una eccellente relazione con la mia signora. Abbiamo fatto le vacanze insieme con i figli. È nata un’amicizia totale. Per questa ragione quando ha avuto l’incidente, e noi eravamo a Bali, ho preso il primo aereo e mi sono precipitato a Grenoble. È così che con il passare del tempo mi sono ritagliato un ruolo importante all’interno della sua famiglia”.

La determinazione non ha lasciato Schumi nemmeno in questo periodo difficile, ma il francese preferisce non sbilanciarsi troppo: “Sta lottando e continuerà a farlo. Ha una squadra accanto a lui, la sua famiglia, che è straordinaria. Tutto il resto è privato ed è giusto che resti così”.

Non poteva mancare un accenno a Hamilton, che sembra destinato a raccogliere l’eredità del tedesco nel Circus, ma qui una nota di rimpianto non può mancare: “È ovvio che tenga molto ai record di Michael, avendoli conquistati con lui. Ma non siamo proprietari dei primati. Quello che sta facendo Lewis è incredibile. Se succederà sarà senz’altro meritato, anche se io sentirò un po’ di nostalgia” – ha concluso.

Il ricordo di Montezemolo

In vista di un compleanno così importante, non potevano mancare le parole di Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari durante la permanenza di Schumi a Maranello. L’ex dirigente non nasconde la speranza di poter ricevere presto buone notizie sulle condizioni del sette volte campione del mondo.

Spero che possa succedere qualcosa ma non voglio dire altro, se non che so che Michael Schumacher lotta, che ha tanta determinazione e una famiglia magnifica intorno” – ha detto in un’intervista a Rai Sport.

Luca Cordero di Montezemolo con la famiglia Schumacher (Foto: ANSA)

Foto immagine in evidenza: Shutterstock