Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Formula Uno, scontro Hamilton-Vettel: pace fatta tra i due piloti

Formula Uno, scontro Hamilton-Vettel: pace fatta tra i due piloti

Sono passate quasi due settimane da quanto accaduto in pista al Gran Premio d’Azerbaijan, ricordato più per lo scontro che ha avuto per protagonisti Lewis Hamilton e Sebastian Vettel piuttosto che per la vittoria di Daniel Ricciardo. I due piloti che occupano le prime due posizioni della classifica mondiale in questi giorni non se le sono certo mandate a dire e c’era chi si aspettava un’ulteriore penalizzazione per il tedesco. La FIA, invece, dopo avere ascoltato il ferrarista ha deciso di chiudere il caso. Anche il britannico sembra ormai avere messo quasi del tutto da parte la rabbia.

Vettel ammette le sue colpe

Nei giorni che hanno fatto seguito alla gara di Baku Sebastian Vettel, attuale leader del Mondiale di Formula Uno, è stato oggetto di diverse critiche per il contatto ravvicinato con Hamilton. Solo Jacques Villeneuve ha provato a prendere le sue difese sottolineando che non si era certamente trattato di una manovra scorretta.

A prendere ora nuovamente la parola sull’accaduto è proprio il tedesco, che per la prima volta ammette di non essersi comportato in modo del tutto regolare. Forse il “perdono” della FIA gli ha permesso di capire meglio cosa sia accaduto: “Ho rivisto le immagini e dall’auto avevo una prospettiva diversa rispetto a quanto accaduto: ho parlato a Lewis dopo la gara al telefono, ma non voglio pompare la questione più di quanto sia stato già fatto. È nostro diritto che quanto detto resti fra di noi. In gara ho preso una penalità e poi ho perso una potenziale vittoria. Ho parlato di decisione sbagliata: è stata quella di affiancarmi a lui e colpire la sua gomma. Non ho molto di più da dire. Sono stato sorpreso perché credevo che avesse frenato di colpo, ma dopo mi reso conto che non aveva fatto il brake testing: in quel momento pareva così, ma dopo no“.

Il ferrarista sottolinea ulteriormente quali fossero le sue intenzioni. Non voleva certamente fare male al suo avversario diretto nella lotta per il titolo: “Diciamo che sono rimasto sorpreso e ho avuto una reazione eccessiva. Non era certo mia intenzione di danneggiargli la macchina“.

Hamilton mette un punto sulla vicenda

Anche Hamilton, finito in gara subito dietro a Vettel, ha voluto prendere la parola. Il britannico non ha risparmiato qualche frecciatina nei confronti dell’avversario, ma preferisce non proseguire ulteriormente la polemica: “Per me la questione è finita, c’è totale concentrazione sul weekend. Io e Seb abbiamo parlato dopo la gara e non credo che cambierà la dinamica delle cose fra noi: il giorno dopo, quando mi ha contattato gli ho detto che il rispetto verso di lui resta immutato, ma gli ho chiesto che potesse correggere la dichiarazione sul presunto brake testing perché non era vero che lo avessi fatto. Accetto le sue scuse“.

Il pilota Mercedes perdona quindi il rivale diretto nella lotta per il titolo, ma non può dimenticare del tutto quanto accaduto a Baku: “Io – prosegue Lewis – non credo di aver detto qualcosa che adesso voglio rimangiarmi. Su quello che è successo resto della mia opinione. È importante, scuse a parte, che la gente sappia che non ho fatto alcunché di scorretto. La mia calma? Beh su un campo di calcio sarebbe stato diverso, ma nell’abitacolo c’era poco che potessi fare. Noi siamo in una posizione di potere per mandare messaggi positivi ai giovani e dobbiamo utilizzarla bene“.

Ora i due vogliono tornare a concentrarsi solo su quello che accadrà in gara. Un altro Gran Premio è alle porte: fare bene in Austria è un’occasione da non fallire per entrambi.