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Gli 8 ritiri più bizzarri della Formula Uno

6) Saluta Nigel!

1991, Gran Premio del Canada. A Montreal il weekend è sotto il segno della Williams di Nigel Mansell, il quale, presentatosi in forma smagliante, sembra destinato ad un facile successo. In gara è letteralmente imprendibile e nessuno può minimamente impensierirlo: parte in pole e fa subito il vuoto fino, perlomeno, all’ultimo giro. Qui Mansell, di passaggio sotto le tribune, rallenta, alza la mano e inizia a salutare gli spettatori. Un errore che gli costerà caro perchè i giri del propulsore della sua monoposto scenderanno considerevolmente, arrestando di fatto il motore. Il “Leone d’Inghilterra” fu così costretto a ritirarsi a pochi metri dal traguardo, sopraggiunto dal brasiliano Nelson Piquet su Benetton, che in quella occasione siglerà l’ultimo successo della sua carriera. In realtà la versione ufficiale della Williams è diversa da quanto descritto: stando al rapporto che si legge nei bollettini ufficiali, il muretto ha segnalato il ritiro di Mansell non per sua negligenza ma per una semplice rottura del cambio. Una versione che di fatto scagionerebbe l’uomo coi baffi più famosi della Formula Uno.ritiri6