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Hamilton contro Raikkonen: “Non è stata colpa della mia brutta partenza”

Hamilton contro Raikkonen: “Non è stata colpa della mia brutta partenza”

All’indomani di una domenica di fuoco, Mercedes torna a fare i conti con un’esperienza da dimenticare o quasi. Lewis Hamilton, è stato uno dei principali attori del GP di Silverstone ma, nonostante il rimontone post tamponamento, ha dovuto “rassegnarsi” a un secondo posto, motivo di un mucchio di polemiche fra i piani alti dei due team avversari e non solo.

L’amarezza del secondo posto

La pole position di Lewis Hamilton di sabato non ha dato i suoi frutti. A causa di una partenza mal gestita il britannico è andato in testacoda in seguito al tamponamento di Kimi Raikkonen perdendo numerose posizioni. Di fronte al pubblico di casa il pilota della Mercedes ha tuttavia dato spettacolo grazie a una spettacolare rimonta che, nonostante tutto, lo ha portato ad arrivare secondo a poco più di un paio di secondi dal trionfante Sebastian Vettel. A ossigenare ulteriormente il già acceso botta e risposta fra Wolff e Arrivabene ci pensa Hamilton che, con l’amarezza di chi si vede accontentare di un argento proprio sul circuito di casa, si esprime così: “Il mio problema in gara non è stata la partenza, ma la Ferrari di Kimi Raikkonen che mi ha centrato in Curva 3 – aggiungendo poi – Ma ormai non importa più nulla”.

Hamilton: “Riesco a vedere i lati positivi”

Al di là della delusione e dei legittimi rimproveri nei confronti dell’errore del ferrarista, Lewis Hamilton si rivela tuttavia soddisfatto della propria gara: “Credevo fosse comunque possibile fare un grande risultato e portare a casa molti punti dopo l’accaduto del primo giro. Ero ultimo e pensavo comunque di poter vincere. Devo avere questo atteggiamento se voglio recuperare così tanto”. Il britannico, con un po’ di amaro in bocca continua comunque così: “Sono tuttavia in grado di vedere i lati positivi della gara. Arrivare secondo e ridurre al minimo la perdita di punti contro Vettel, soltanto 7, è stato perfetto”. Molto è dovuto pure al gran lavoro degli ingegneri che hanno fatto sulla W09, e al riguardo il pilota britannico ha dichiarato: “Se la mia vettura fosse danneggiata non lo so. Inizialmente era sì un po’ strana col posteriore particolarmente instabile, poi però è migliorata e alla fin fine è andata molto bene“.