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Hamilton: “Il mio obiettivo non è arrivare secondo ma vincere sempre”

Hamilton: “Il mio obiettivo non è arrivare secondo ma vincere sempre”

Vincere sempre. Non ci sono alterative per Lewis Hamilton da Suzuka in poi. Dopo il secondo posto ottenuto a Sepang, il britannico non non vuole lasciare il tempo e il modo per recuperare al suo rivale numero uno, Vettel. Dopo solo una settimana, le monoposto tornano in pista, questa volta in Giappone, e le scuderie hanno poco tempo per correre ai ripari per i problemi riscontrati nell’ultima gara. Tra questi vi è anche il team Mercedes che ha riscontrato delle situazioni da modificare al più presto per garantire la competitività di cui Hamilton ha bisogno.

Hamilton tra consapevolezze e limiti

Hamilton riconosce di avere dei limiti ma confida nel lavoro di squadra e in un tempo metereologico favorevole. “Sono passati solo pochi giorni – ha dichiarato in conferenza stampa – stiamo analizzando. Certo non mi aspetto una macchina totalmente diversa, mi aspetto che sia diversa la prestazione, lo scopriremo in pista. Il meteo si annuncia più fresco e questo potrebbe essere un vantaggio perché col caldo soffriamo di più“. Poi aggiunge: “Di sicuro le caratteristiche delle piste contano. Ci sono state gare in cui siamo stati più veloci degli altri e in altre no, ma abbiamo comunque vinto e fatto bei risultati. Siamo la squadra che ha fatto più pole, siamo in testa al campionato e nell’ultimo GP siamo stati secondi. Questo dimostra la nostra forza di base. Ora dobbiamo continuare a spingere. Il mio vantaggio in classifica? Nella testa ho in mente di vincere tutte le gare che restano, quello è l’obiettivo e cercherò di farlo, voglio vincere in modo convincente“.

Il pilota è consapevole che le prossime vittorie sono fondamentali per essere incoronato campione indiscusso. “Quando vinci non c’è molto di cui parlare – ha spiegato poi Hamilton – tutti sono positivi e ci sono meno domande. È quando hai una giornata difficile che i dettagli diventano importanti. La riunione è servita ad individuare certi problemi che abbiamo avuto, cose che all’esterno nemmeno si colgono, ma che poi pesano durante la gara. Ora, ancor prima di arrivare in Giappone, sappiamo già su quali aree dobbiamo lavorare“.

Suzuka, una delle piste più amate

La pista giapponese è sicuramente un percorso entusiasmante e capace di mettere in difficoltà con le sue curve veloci e lunghe. Mario Isola, Motorsport racing manager della Pirelli Tyre SpA, ne sottolinea le caratteristiche: “I carichi laterali sono importanti e possono causare degrado termico anche elevato nel caso in cui le gomme non siano gestite al meglio. Per questo la gara in Giappone è una delle più amate dai piloti: con i pneumatici più larghi e le nuove monoposto che affrontano le curve più velocemente, vedremo velocità in curva davvero elevate ed è molto probabile che anche qui il record della pista venga demolito

Fonte immagine in evidenza: ANSA.it