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Incidente Hayden, il retroscena di Schwantz: i due dovevano vedersi quel pomeriggio

Incidente Hayden, il retroscena di Schwantz: i due dovevano vedersi quel pomeriggio

Non si ferma l’ondata di solidarietà nei confronti di Nicky Hayden, vittima di un incidente in bicicletta pochi giorni fa a Rimini. Il pilota resta in prognosi riservata e in condizioni gravissime. Attualmente sembra difficile sperare in un miglioramento rapido a causa del vasto ematoma. Oltre ai familiari c’è un personaggio d’eccezione che ha deciso di fare visita allo statunitense: l’ex campione del mondo Kevin Schwantz, che ha rivelato di avere incontrato “Kentucky Kid” proprio poche ore prima del terribile schianto.

Una visita speciale

I familiari di Nicky Hayden sono costantemente vicini a lui mentre lotta tra la vita e la morte all’ospedale Bufalini di Cesena, dove è stato ricoverato in seguito all’incidente in cui è rimasto coinvolto solo pochi giorni fa a Rimini. Sono tanti i colleghi, tra cui Valentino Rossi (in passato suo compagno di squadra), che hanno voluto lanciargli un messaggio di solidarietà con la speranza che la situazione, al momento tragica, possa migliorare.

Nelle ultime ore, il pilota ha inoltre ricevuto una visita speciale e inaspettata, quella di Kevin Schwantz, ex campione del mondo, in Italia per promuovere il lancio della nuova GSX-R 1000R nel suo ruolo di ambasciatore Suzuki.

Incidente Hayden: un retroscena clamoroso

Pochi sanno però che i due si erano anche incontrati giusto poche ore prima del terribile impatto. Schwantz non riesce quindi a fare a meno di chiedersi se le cose sarebbero potute andare in maniera diversa: “È qualcosa che fatico maledettamente ad accettareha detto a La Gazzetta dello Sport -. Mercoledì scorso stavo facendo jogging da Gabicce Mare verso Riccione, quando sul lungomare vicino a Cattolica ho incontrato Nicky che si stava a sua volta allenando. Abbiamo corso un po’ insieme, poi mentre lo stavo salutando per tornare in hotel, Nicky mi ha chiesto di andare con lui al pomeriggio a fare un giro in bici. Gli ho risposto di no, non avevo la mia bici da strada con me“.

I due amici si sarebbero dovuti rivedere proprio il giorno in cui Nicky sarebbe poi stato investito dalla Peugeot, guidata da un 30enne al momento indagato per lesioni stradali.

Quando poi lo statunitense è venuto a conoscenza di quello che era accaduto al pilota Superbike non riusciva a crederci: “Un paio d’ore più tardi, ho sentito del terribile incidente – continua a raccontare -. Non dico che sarebbe andata diversamente se fossimo stati insieme ma, chissà, forse in quel momento saremmo stati altrove. La cosa ironica è che un minuto dopo avere ricominciato a correre mi sono detto che avrei dovuto fare un foto con Nicky per postarla su Facebook. Il messaggio sarebbe stato: ‘Hey, guardate in chi mi sono imbattuto mentre correvo dalle parti di Cattolica’. Poi mi sono detto che non importava, l’avrei rivisto nei giorni successivi”.

La speranza appesa a un filo

Le condizioni di Hayden restano gravissime, ma finché sarà possibile familiari, amici e fan si augurano un possibile miglioramento. Anche Schwantz ha così voluto lanciare un suo messaggio a sostegno dell’amico: “Non ho mai corso con lui, ma è una gran persona con cui passare del tempo e ha una fantastica famiglia. La cosa di lui che mi ha sempre impressionato è come abbia sempre desiderato il meglio a livello di corse per i suoi fratelli Tommy e Roger Lee. Cercavano sempre di aiutarsi tra loro per diventare più bravi. L’intera famiglia degli Hayden è composta da persone fantastiche“ – ha detto al quotidiano sportivo.