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Moto2, Luca Marini si affida a Valentino Rossi: “Ora potrà aiutarmi di più”

Moto2, Luca Marini si affida a Valentino Rossi: “Ora potrà aiutarmi di più”

Si scaldano i motori in vista della partenza della nuova stagione del Motomondiale che si preannuncia avvincente in tutte le categorie. In Moto2 grande attenzione sarà rivolta alle prestazioni di Luca Marini, passato allo Sky Racing Team VR46, la scuderia del fratello Valentino Rossi. Il giovane pesarese, reduce dall’esperienza in sella al Team Forward, punta a crescere nell’annata che sta per iniziare, ma ha già le idee chiare per il futuro: nel 2019 vuole puntare al titolo.

Mai trascurare i dettagli

Luca Marini ha solo 20 anni, ma ha già le idee chiare su cosa serva per ottenere buoni risultati in pista. La preparazione è fondamentale e sta così approfittando di questo periodo per allenarsi e presentarsi al meglio alla partenza della stagione: “Vado tutti i giorni in palestra coi ragazzi dell’Academy dove, insieme, seguiamo un programma di lavoro specifico e, quando posso, gioco a pallone coi miei amici di Tavullia – ha detto ai microfoni di Gpone.com -. Sarà fondamentale presentarsi al 100% a Losail, passando prima dai test invernali”.

L’approdo nel nuovo team gli dà ulteriore spinta e voglia di fare bene: “Dal punto di vista tecnico siamo fortissimi perché questo è un team dei migliori, anzi, forse è proprio la squadra migliore della Moto2, malgrado il solo anno effettivo di esperienza nella Middle Class – continua –. Con Kalex ed Ohlins stiamo lavorando anche in officina per migliorare la moto e renderla più facile e costante da guidare per tutta la durata del campionato”.

Un grande esempio da seguire

Luca Marini con la divisa dello Sky Racing Team VR46 (Foto: Motorsport.com)

In questa nuova esperienza allo Sky Racing Team VR46 Luca potrà contare su un compagno di squadra come Francesco Bagnaia, uno dei favoriti per il titolo, che saprà supportarlo al meglio. Ma Marini ha già in casa qualcuno che potrà dargli i giusti consigli per crescere, il fratello Valentino, una fortuna non da tutti: “Io sono sempre lo stesso, ma ho più stimoli – confessa –. È come nelle squadre di calcio: ora gioco per un top team, per quello giusto. Ho con me un gruppo di persone di alto livello e non mi resta che lavorare a testa bassa, ambendo insieme ai risultati che cerchiamo e meritiamo. Mi sento addosso la medesima responsabilità che sentivo prima di approdare nella VR46. Alla fine in moto ci vado io ed i risultati che ottengo sono per me e per la squadra. Occorre impegnarsi al massimo, sempre, questo è il significato della carriera di un pilota”.

Le ambizioni non mancano: “Il rapporto tra me e Valentino è identico a prima. Però, adesso che corro per la sua squadra, ora potrà dedicarmi più tempo ed aiutarmi di più. Solo lui può darmi certi insegnamenti dopo tanti anni di esperienza nel Motomondiale. Il mio obiettivo è crescere ulteriormente durante questa stagione ma con calma, imparando ancora più segreti dalla Moto2. Mi vedo bene ancora un altro anno in questa categoria: nel 2019 voglio puntare alla posta in palio più alta, ovvero, il titolo mondiale”.

 

Foto immagine in evidenza: Foto Ballante