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Motogp, arriva la sentenza: la vittoria del Qatar resta alla Ducati

Motogp, arriva la sentenza: la vittoria del Qatar resta alla Ducati

La Corte d’appello della Federazione internazionale ha emanato la sentenza sulla questione che vedeva opporsi la Ducati a quasi tutte le altre case della Motogp (ad esclusione della Yamaha). L’oggetto del dibattito è noto, il cosiddetto “spoiler”, l’appendice aereodinamica situata sotto il forcellone, usata dalla moto di Borgo Panigale in occasione della gara del Qatar, con la funzione di raffreddare la gomma posteriore. Secondo le altre case, l’utilizzo di questa componente tecnica sfuggiva dal regolamento ed era quindi da sanzionare.

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La sentenza della Corte d’appello della Federazione Internazionale (reclamabile entro 5 giorni al Tas di Losanna) ha ribadito la vittoria del forlivese dopo aver sentito tutte le parti in causa; nello specifico, per la Ducati Gigi Dall’Igna e Fabiano Sterlacchini (coordinatore tecnico pista), Massimo Rivola per l’Aprilia, Albert Puig per la Honda, Davide Brivio per la Suzuki e Mike Leitner per la Ktm. Il ricorso presentato dalle case oppositrici è stato dunque respinto e la Ducati potrà usare questa particolare innovazione. Una sentenza in parte prevedibile in quanto la moto di Borgo Panigale, prima della gara del Qatar, era stata dichiarata idonea a prendervi parte in tutti i suoi componenti dal direttore tecnico della FIM, anche per quanto riguarda l’appendice aereodinamica in questione, prevista inizialmente solo in casi di pioggia.

Sollievo in casa Ducati, Claudio Domenicali polemico: “Le altre case ci battano in pista”

I giorni che sono seguiti alla gara del Qatar hanno scatenato più di una polemia tra la Ducati e le altre case; tra chi sosteneva l’aggiramento del regolamento da parte della rossa italiana, e chi come appunto la Ducati difendeva e vantava il proprio ingegno tecnico. Dopo la sentenza della FIM, Claudio Domenicali, amministratore delegato della moto di Borgo Panigale, ha reagito così attraverso un post su Twitter: “La Corte d’Appello FIM ha appena confermato che il nostro dispositivo è completamente legale. I punti del Qatar sono salvi e potremmo utilizzarlo anche nelle prossime gare. E’ un peccato che per ottenere questo risultato abbiamo dovuto spendere il nostro tempo e denaro con gli avvocati, oltre che rivelare ai nostri avversari la nostra ricerca sul raffreddamento della gomma. Ducati è orgogliosa della sua ingegnosità ingegneristica italiana e della sua capacità di innovare. Molte persone nelle ultime settimane hanno detto che stavamo imbrogliando, speriamo che ora rimarranno in silenzio e cercheranno di batterci in pista”.