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MotoGp, svelata l’origine del problema di Jonas Folger: ha la sindrome di Gilbert

MotoGp, svelata l’origine del problema di Jonas Folger: ha la sindrome di Gilbert

A poche settimane di distanza dai primi sintomi di malessere, è ora finalmente chiara l’origine dei problemi di salute di Jonas Folger. Il pilota della Yamaha Tech 3 soffre infatti della sindrome di Gilbert, una patologia benigna piuttosto rara che colpisce il fegato. Ora il tedesco dovrà sottoporsi a una dieta per disintossicare l’organismo. Smentita quindi l’ipotesi mononucleosi avanzata inizialmente.

Finalmente una diagnosi

Jonas Folger, pilota della Yamaha Tech 3, aveva iniziato a sentirsi male in Giappone. Qui il tedesco aveva mostrato segni di spossatezza che gli impedivano di tornare a gareggiare. La scuderia non era rimasta a guardare e aveva così deciso di puntare su Michael Van der Mark per sostituirlo nel finale di stagione.

Inizialmente si era ipotizzato che il 24enne fosse affetto da mononucleosi. Questa diagnosi si è però rivelata sbagliata. Il ragazzo, infatti, soffre della sindrome di Gilbert, una patologia benigna del fegato che arriva a colpire il 5% della popolazione mondiale. Si tratta di un problema da non sottovalutare: chi ha questo problema non è in grado infatti di smaltire completamente e correttamente una tossina prodotta dalla disgregazione dei globuli rossi.

Non si tratta però del suo unico problema di salute: il centauro ad Aragon, dove è caduto malamente, ha subito anche la lesione di un nervo della corda vocale destra: serviranno due anni per tornare alla sua voce originale.

Un sospiro di sollievo nonostante tutto

La diagnosi non lascia certamente del tutto tranquillo Folger, ma essere venuto a conoscenza dell’origine del suo problema gli permetterà comunque di curarsi e tornare a correre. A sottolineare le sue sensazioni attuali è stato lui stesso: “Finalmente ora la situazione è chiara e possiamo comportarci di conseguenza. Le ultime settimane sono state veramente difficili, non sapevo cosa mi stesse accadendo o perché il mio corpo perdesse completamente energia. Fin dal 2011 convivo con segnali di questo tipo ma sono sempre riuscito ad uscirne, pur non sapendo cosa fosse. Sfortunatamente è servito un episodio molto più serio per diagnosticare la situazione, ma per fortuna ora abbiamo le risposte. Mi manca la mia squadra, così come gli amici nel paddock“.

Il pilota non ha mancato di ringraziare chi gli è stato vicino in questo periodo difficile: “Ho ricevuto tantissimi messaggi di supporto non solo dai fan, ma anche da colleghi e mass media: per me vuol dire davvero tanto. Voglio ringraziare Monster Yamaha Tech 3 e tutti i miei sponsor per la fiducia e l’appoggio. Tornerò più forte che mai, pronto a lottare al vertice in MotoGP.”