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MotoGP, Meregalli è sicuro: “Scommetterei su Valentino davanti”

MotoGP, Meregalli è sicuro: “Scommetterei su Valentino davanti”

Con gli ultimi test ormai andati in archivio, il motomondiale si appresta ad iniziare la nuova stagione, che scatterà il 10 marzo. In casa Yamaha c’era tanta attesa per provare la nuova moto e la nuova organizzazione all’interno del box, e le risposte avute dai test di Sepang e del Qatar sembrano spingere verso l’ottimismo. Il team manager Massimo Meregalli si è infatti espresso positivamente ai microfoni di Motorsport.com, in relazione all’imminente avvio di campionato. Meregalli si coccola da un lato un velocissimo e ritrovato Maverick Viñales, ma d’altra parte punta fortemente su Valentino Rossi.

Meregalli si sbilancia: “Se la gara fosse oggi Valentino sarebbe davanti”

Nonostante i netti miglioramenti ottenuti nell’ultimo giorno di test, Valentino Rossi è finora sempre apparso leggermente più in difficoltà rispetto al compagno di squadra, Maverick Viñales. Il team manager Massimo Meregalli, però, punta fortemente sull’esperienza del 9 volte iridato: “A Sepang ed in Qatar abbiamo vissuto due test molto positivi, in particolare con Maverick, che è stato veloce e costante. Alla fine Vale non è stato troppo veloce e non ha fatto segnare tempi particolarmente buoni, ma non sono preoccupato perché, considerando le nostre precedenti esperienze, sappiamo che poi alla domenica in gara riesce sempre a stare davanti. I feedback di Valentino sono sempre stati costruttivi. Se la gara fosse oggi, scommetterei che sarebbe davanti“.

Credits: Pagina Facebook Valentino Rossi VR46 Official

La moto è migliorata, ma ancora non basta

Meregalli si dice soddisfatto anche del lavoro svolto nel box, e analizza i miglioramenti della moto: “La moto è migliorata, ma senza grosse novità. Questi miglioramenti ci hanno permesso di trovare una migliore erogazione di potenza. In ogni caso, i feedback di Maverick sulla moto sono gli stessi di Vale, anche se lui si è lamentato della carenza di velocità di punta. Questo forse è il punto debole della nostra moto“.

Anche la struttura organizzativa del team ha subito importanti modifiche, in maniera senz’altro migliorativa: “Quando abbiamo sentito parlare del nuovo project leader (Takahiro Sumi) abbiamo pensato che sarebbe cambiato qualcosa per quanto riguarda il metodo di lavoro. Ed è quello che è successo sia nella squadra che in Giappone. Da quando è arrivato, la comunicazione tra piloti e tecnici è migliorata. Gli ingegneri prima erano nascosti nella parte posteriore del box, ma così c’era il rischio di perdere alcune informazioni fornite dai piloti. C’è un po’ di confusione nel box, perché ci sono più persone di prima, ma penso che questo sia un cambiamento positivo”.

Credits: Pagina Facebook MotoGP.com

Fonte immagine in evidenza: Pagina Facebook Yamaha MotoGP.