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La Ducati è in attesa, ma c’è chi non ha dubbi: spoiler irregolare

La Ducati è in attesa, ma c’è chi non ha dubbi: spoiler irregolare

Si avvicina il momento della verità in casa Ducati, che venerdì potrà conoscere la decisione della Corte d’Appello FIM in seguito al ricorso presentato da Honda, Suzuki, KTM e Aprilia in merito ad alcune appendici presenti sulle moto in occasione della gara di esordio stagionale in Qatar. Da questa scelta potrà dipendere la scelta di considerare definitiva la vittoria di Andrea Dovizioso. La scuderia di Borgo Panigale si è mostrata tranquilla, anche se c’è chi ritiene che lo spoiler non possa essere considerato del tutto a norma.

La decisione è imminente

Iniziare la stagione in modo positivo è importante proprio perché permette di capire se il lavoro svolto per rendere la moto competitiva sia stato efficace. Anche a livello psicologico il beneficio non deve essere trascurato: si ha infatti la possibilità di ripartire con maggiore slancio nelle gare che seguiranno.

In Ducati non si può però ancora esultare del tutto dopo il primo posto ottenuto da Andrea Dovizioso in Qatar. Il risultato è stato “congelato” in seguito a un ricorso presentato da quattro scuderie concorrenti che ritengono che lo spoiler montato sulla due ruote generi carico aerodinamico. Se così fosse, il regolamento non sarebbe del tutto rispettato e, inevitabilmente, il risultato ottenuto dall’italiano non sarebbe valido. Solo la Yamaha ha deciso di restarne fuori e di attendere serenamente la decisione dei giudici. Tra due giorni l’opinione della Corte d’Appello sarà comunicata ufficialmente.

Il podio in Qatar (Foto: Twitter)

Un parere autorevole

C’è chi comunque non sembra avere dubbi e boccia il comportamento messo in atto dalla scuderia di Borgo Panigale. Si tratta di Toni Cuquerella, ex ingegnere Ferrari, che ha rivelato la sua opinione ai microfoni di AS.com: “È ovvio che lo spoiler della Ducati generi carico aerodinamico e può persino aiutare a ridurre la “resistenza” della moto. Va tenuto in considerazione anche il fatto che è direttamente collegato al forcellone, quindi il flusso d’aria non deve passare attraverso nessun’altra parte della moto. Il problema è che il modo in cui sono scritte le regole, si apre un vaso di Pandora perché non ci potrebbe essere alcun modo specifico per vietarlo“. La decisione che sarà presa sarà importante anche per gli altri team, che capiranno cosa sia lecito e cosa no: “La FIM ora deve affrontare la necessità di chiarire la situazione: sembra ovvio che la Ducati sia all’avanguardia rispetto al resto della concorrenza in termini di aerodinamica e che siano stati molto intelligenti nel modo in cui hanno interpretato un vuoto nelle regole” – ha concluso.

Andrea Dovizioso in pista (Foto: Instagram)

 

Foto immagine in evidenza: Twitter