Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Marquez: “Scusa a squadra e tifosi, è stato un mio errore”

Marquez: “Scusa a squadra e tifosi, è stato un mio errore”

Il sodalizio tra Marc Marquez e la pista di Austin sembrava indissolubile: lo spagnolo, nonostante le caratteristiche particolari del circuito, era infatti riuscito sempre a imporsi in Texas. Le aspettative non potevano così essere alte anche per la gara di ieri, ma non tutto è andato come previsto. Anche in questa occasione il campione del mondo sembrava a un passo dalla vittoria, ma una caduta causata da un movimento impetuoso gli ha impedito di portare a termine la corsa. Lui, però, non esita ad ammettere l’errore.

Un mea culpa da campione

L’esperienza acquisita in pista può aiutare a capire non solo come poter acquisire un rapporto più stretto con la propria moto, ma anche a capire come regolarsi in meglio alle caratteristiche delle varie piste. Pur essendo ancora giovanissimo, questa caratteristica a Marc Marquez, dominatore in MotoGp ormai da tempo, non manca di certo. Lo spagnolo ha però un difetto che deve ancora limare al meglio: cercare di limitare la frenesia che a volte si scatena in lui nelle fasi decisive della gara.

A volte, infatti, questo lo ha portato a non terminare una corsa, come accaduto proprio ieri ad Austin, circuito dove finora aveva sempre vinto. Al termine del Gran Premio è lui stesso ad ammettere di avere sbagliato: “Abbiamo vissuto sei meravigliosi anni qui ad Austin, ma oggi ho commesso un grande errore. Quando sono arrivato ai box ho chiesto scusa alla squadra e ora vorrei chiedere scusa ai tifosi perché è stato un mio errore – ha dichiarato – È diverso fare un errore combattendo per il quinto posto o lottando per la vittoria. Siamo a soli nove punti dalla vetta, è vero, abbiamo commesso un errore ma siamo umani e questo può accadere. Dobbiamo imparare, capire e tornare più forti a Jerez”.

Un episodio non casuale

Nonostante l’amarezza per l’errore che gli ha fatto perdere il primato in classifica, Marquez non perde la lucidità. Il pilota ritiene infatti che quanto accaduto in Texas non sia da ritenere del tutto fortuito. Anche gli altri colleghi della Honda, Jorge Lorenzo e Cal Crutchlow, non sono infatti riusciti a terminare la gara.

Non è stato un caso – ha sottolineato Marc -. Stiamo cercando un piccolo problema, lo stiamo vedendo e a Jerez, dove non ci sono curve da prima marcia, dovrebbe andare tutto meglio. Di cosa si tratta? Diciamo che riguarda l’elettronica“. L’iberico prova comunque a trovare qualcosa di buono in una giornata che non lo è stata: “La cosa positiva è che sono solo a nove punti da Dovizioso, che è primo precisa -. Il nostro sport è così: in Argentina sembrava avessi già vinto il Mondiale, oggi che lo abbia perso. In verità non sono preoccupato, perché so di essere in un bel gruppo, ho tutto quello che serve per lottare per il campionato“.

Credits: Pagina Facebook Sky Sport MotoGP