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MotoGP, la Dorna stabilisce nuove regole per le gare da bagnato e non solo

MotoGP, la Dorna stabilisce nuove regole per le gare da bagnato e non solo

La Grand Prix Commission si è riunita per emanare nuove direttive sul corretto funzionamento nelle gare da bagnato e non solo. Importanti novità sono state prese anche in relazione alla Moto2, che dall’anno prossimo passerà ai motori Triumph da 765cc, e su alcuni sistemi sanzionatori finora poco chiari.

In caso di gara bagnata, sarà percorso un giro in meno

In caso di gara dichiarata bagnata, è più difficile per team ed ingegneri capire il calcolo esatto per il consumo di benzina, pertanto a differenza di quanto visto finora, la gara sarà accorciata di un giro. Altre novità riguardano anche alcune dinamiche spinose non sempre gestite bene da Dorna nel corso delle ultime stagioni. Un’azione vista anche nell’ultimo appuntamento di Misano è stata regolamentata in modo definitivamente chiaro, parliamo del taglio di pista. Il pilota che taglia o oltrepassa il limite della pista dovrà perdere una posizione, la segnalazione apparirà sul dashboard della moto e segnalata anche dal muretto box per tre giri. Sicuramente non basteranno questi interventi per risolvere il problema principale, ovvero la mancanza di un sistema sanzionatorio finora poco chiaro e troppo soggetto ad un’eccessiva discrezionalità da parte della direzione gara, anche sui temi più delicati.

Credits: MotoGP.com. Carmelo Ezpeleta e Valentino Rossi a colloquio

Nessuna wild card in Moto2 nel 2019

Altra zona grigia del regolamento, ora chiarita, riguardava la sostituzione di un pilota durante il campionato. Pratica comune nel motomondiale, causa infortuni o, come nel caso di Romano Fenati, di una squalifica. Tuttavia essendo totalmente priva di normative, la sostituzione di un pilota avveniva anche come semplice escamotage per aggirare la norma del numero di motori limitati per ogni pilota. Facendo figurare un pilota come sostituto del compagno di squadra o di un pilota di un altro team. Per porre fino a ciò, la Grand Prix Commission ha ritenuto di regolamentare meglio questa situazione; si è perciò stabilito che un pilota con contratto nel campionato del mondo non potrà sostituire un collega già regolarmente iscritto al campionato, se non previa approvazione della Grand Prix Commision stessa.

Come ultima decisione presa nella riunione degli organi organizzativi del campionato vi è l’impossibilità, per la Moto2, limitatamente alla prossima stagione, di far partecipare pilota con la formula della “wild card. La decisione è stata presa in virtù del cambio di motore che colpirà la classe intermedia nella prossima stagione, che passerà dall’attuale motore Honda 600cc al 765cc prodotto da Triumph. La motivazione risiede nel fatto che non ci saranno altre moto e campionato simili alla Moto2 2019 e di conseguenza le wild card sono escluse fino al 2020. Il divieto di presentare wild card è escluso per i collaudatori delle squadre.

Credits: Corsedimoto. Triumph al lavoro per la Moto2