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Rabat cade nei test di Barcellona: in fiamme la sua Ducati

Rabat cade nei test di Barcellona: in fiamme la sua Ducati

È in corso oggi la seconda giornata di test di Barcellona: al lavoro i piloti di MotoGp con l’obiettivo di testare nuovi assetti ed elementi delle moto al fine di presentarsi al meglio per il resto della stagione. Ieri il maltempo ha imperversato sulla pista e ha fatto sì che solo Aprilia, KTM e Suzuki potessero girare regolarmente come da programma. Non tutto è andato per il meglio, oggi, per Tito Rabat, vittima di una bruttissima caduta. La sua Ducati, scivolata a gran velocità nella ghiaia, si è trovata avvolta dalle fiamme e lui è stato subito trasportato in pronto soccorso per i controlli di rito.

Un incidente spettacolare e preoccupante

Non una grande esperienza, insomma, per Tito Rabat. Il pilota della Avintia Racing, a causa di un movimento sbagliato, è infatti finito a terra malamente e ha destato grande preoccupazione in tutti i presenti. La Ducati su cui viaggiava lo spagnolo è infatti stata avvolta dalle fiamme nell’arco di pochi secondi e in molti hanno addirittura temuto il peggio.

Inevitabile è stata quindi l’esposizione della bandiera rossa, necessaria per soccorrere in breve tempo il centauro. Gli artificieri sono intervenuti con gli estintori per domare l’incendio. Il 28enne, che vanta un titolo di campione del mondo in Moto2, è invece finito nella ghiaia e ha mostrato di essere particolarmente dolorante a terra in seguito all’impatto . Fortunatamente, però, non ha mai perso conoscenza ed è riuscito comunque a muoversi, seppur con qualche difficoltà.

Immediato il trasferimento in ospedale

Dopo i primi accertamenti sul posto è arrivata l’ambulanza, che ha verificato le condizioni immediate del pilota. In un primo momento il pilota è stato accompagnato al centro medico del circuito dove ha lamentato in modo particolare un dolore al braccio sinistro.

Successivamente Rabat è stato trasferito alla Clinica Dexeus di Barcellona dove sarà seguito dal gruppo di lavoro coordinato dal dottor Charte. A preoccupare è soprattutto il gomito, che potrebbe mettere in dubbio la sua presenza al Mugello.

 

Foto immagine in evidenza: Twitter