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Polemica MotoGP: verso l’abolizione delle “ombrelline”

Polemica MotoGP: verso l’abolizione delle “ombrelline”

Donne e motori vanno a braccetto nell’immaginario collettivo, cementate dall’ideale di bellezza in forma diversa. Ebbene una delle manifestazioni più tradizionali di questo fatto risiede nelle “paddock girls“, volgarmente note come “ombrelline” per via del fatto che le modelle in questione abbiano il compito di maneggiare l’ombrello nei pressi della griglia di partenza, in modo che il sole non scaldi troppo i piloti. In realtà oggi le paddock girls vengono impiegate anche come ragazze immagine e testimonial degli eventi del motomondiale; il loro soprannome non rende onore alle loro mansioni.

Giro di boa

Da quando il motomondiale esiste, le ombrelline lo hanno sempre accompagnato. Ma adesso questa pratica potrebbe esser giunta al capolinea: il partito politico spagnolo Podemos, infatti, ha deliberatamente dichiarato guerra alle paddock girls, prossimo ad inoltrare una richiesta ufficiale alla Dorna – la società iberica che gestisce il circo del MotoGP – e conguntamente al comune di Jerez de La Frontera – che invece ospita la pista su cui si disputerà il prossimo Gran Premio – per abolire la presenza delle ragazze dai sorrisi ammiccanti tra i box.

La causa dell’intervento

La mozione di Podemos è da intendere come un segnale forte contro la discriminazione delle donne ed il sessimo, un tema caldo tanto in Spagna quanto nel resto del Mondo. Le paddock girls sono un fenomeno in realtà diffuso un po’ in tutto il motorsport. Alcune realtà professionistiche ad alto livello, soprattutto per quanto concerne le quattro ruote, hanno già anticipato la loro abolizione, come il mondiale Endurance e il WEC.

Il comunicato

La società sta facendo grandi passi in materia di uguaglianza sotto la spinta dei movimenti femministi” recita il comunicato ufficiale Podemos “che reclamano la fine delle diseguaglianze e dell’oppressione di genere che caratterizzano i grandi eventi sportivi, le pubblicità e i mezzi di comunicazione. Nel Gran Premio di Spagna, ma cosi anche nel resto dei tracciati mondiali, le ragazze sono considerati dei semplici ornamenti con un ruolo ipersessualizzato“. La decisione spetta allora alla dirigenza Dorna.