Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Valentino Rossi sulla delusione in Austria: “Gomme crollate, serve una soluzione”

Valentino Rossi sulla delusione in Austria: “Gomme crollate, serve una soluzione”

Sofferenza, delusione, amarezza: tre parole per descrivere il Gran Premio d’Austria di Valentino Rossi e, in generale, della Yamaha. Partito dalla settima posizione, il Dottore si è reso protagonista di un buon inizio di gara, sgusciando in tre curve fino al quarto posto. Dopo qualche giro Valentino ha perfino piazzato il tempo veloce del circuito, poi sbriciolato da Zarco a serbatoio scarico. A metà corsa, però, blackout: la sua M1 sbanda, non rende, l’usura delle ruote compromette tutto. Vale viene superato e, complice un lungo in curva uno, scivola in settima posizione, lì dove era partito, mentre davanti Dovizioso può godersi un fantastico trionfo.

Il problema

Peccato, speravamo di andare meglio“, ha detto il campione di Tavullia, “mi è sembrata una gara tipo Barcellona dove abbiamo sofferto tanto: i primi giri sono andati bene finché la gomma ha tenuto, poi la posteriore ha iniziato a a calare e noi siamo andati in sofferenza. Ho avuto tanti problemi in frenata e soprattutto accelerazione, poi ho fatto due errori che mi hanno rallentato, ma più di andare a prendere Zarco non potevamo fare. Tecnicamente le scelte erano giuste: con la posteriore dura abbiamo rifatto lo stesso run di sabato, ma dopo i primi buoni 10 giri non abbiamo retto nei successivi 18 perché non mi aspettavo un calo così repentino. Nemmeno se avessi messo la morbida dietro avrei potuto fare meglio perché Zarco è più piccolo di me e ha una guida più dolce“. Dato allarmante per la scuderia ufficiale di Iwata: per l’ennesima volta i suoi piloti finiscono dietro Johann Zarco, che corre sulla M1 dell’anno scorso.

Dove lavorare

Una soluzione che Valentino sembra indicare per somme linee: “Il punto è che noi in alcuni momenti consumiamo troppo la posteriore rispetto a Honda e Ducati che calano meno di noi. Dobbiamo lavorare presto su questo punto perché così la seconda parte di gara per noi diventa difficilissima. La mia idea è che possano servire, sia delle soluzioni meccaniche, sia elettroniche: dobbiamo arrivare a togliere potenza per consumare meno la gomma, ma riuscire ad andare forte lo stesso“.