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Auto dell’anno 2017, Alfa Giulia è in finalissima

Auto dell’anno 2017, Alfa Giulia è in finalissima

L’ennesima soddisfazione di una vettura che sta diventando progressivamente e velocemente il nuovo paradigma. Parliamo dell’Alfa Romeo Giulia e di uno dei riconoscimenti più importanti in ambito automotive. Il prossimo 6 marzo verrà infatti assegnato il titolo di Auto dell’Anno 2017 in un parco auto che vede queste concorrenti: Alfa Giulia per l’appunto, Citröen C3, Mercedes Classe E, Nissan Micra, Peugeot 3008, Toyota C-HR e Volvo S90 & V90. A creare questa particolare selezione i 58 giurati del concorso, sfoltendo una lista iniziale di 35 nuove vetture fino a cavarne le “magnifiche sette” che si giocheranno la vittoria del premio fino all’annuncio ufficiale che arriverà poco prima del Salone dell’Auto di Ginevra.

Un evento straordinario: ecco perché

La sola presenza di un’auto italiana nei ranghi della fase finale di questa speciale competizione fa già notizia; per trovare un caso analogo bisogna sfogliare gli almanacchi fino all’anno 2012, quando la Fiat Panda giunse allo stesso risultato. In casa Alfa non mancano illustri predecessori: a vincere il titolo sono state la 147 nell’anno 2001 e la 156 nell’anno 1998. Notare, peraltro, come l’elenco ufficializzato dall’organizzazione del Car of the Year include al suo interno una variegata ed eterogenea rappresentanza di segmenti di mercato: utilitarie compatte e medie, SUV, crossover, berline.

Le grandi escluse

C’è chi festeggia e chi si dispera. E già si parla di grandi escluse: i modelli che i giudici dell’Auto dell’Anno 2017 hanno tagliato fuori dalla competizione sono vetture di tutto rispetto, spesso anche più blasonate – perlomeno a livello popolare – delle loro controparti ancora in lizza. Diciamo “addio” alle Audi Q2 ed A5, alla Jaguar F-Pace, alla Hyundai Ioniq, la Porsche Panamera e la Renault Megane. Fuori anche le italiane Maserati Levante, la Fiat Tipo e la Fiat 124 Spider, così come la Seat Ateca, la Kia Niro, la Skoda Kodiaq, la Bentley Bentayga e la Toyota Prius. Non ci resta, allora, che attendere.

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