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Bollo auto, cambiano i termini per la prescrizione: ora scatta dopo tre anni

bollo auto

Il bollo auto continua a essere una delle tasse più discusse e meno amate da chi è in possesso di una vettura. Periodicamente tornano a galla voci su una possibile abolizione, ma finora i vari governi che si sono succeduti alla guida del nostro Paese hanno deciso di mantenerla in vigore. Addirittura c’era chi aveva ipotizzarlo di rendere l’importo più elevato per i veicoli più inquinanti pensando in questo modo di facilitare lo svecchiamento dei mezzi in circolazione. Ora, però, è una recente sentenza della Cassazione a chiarire quando l’imposta non è più dovuta: se non si riceve alcun avviso di pagamento entro tre anni scatta la prescrizione.

Bollo auto: non sempre il pagamento è dovuto

La sentenza n. 20425/2017 emessa dalla Cassazione spiega in maniera chiara quando il bollo auto deve considerarsi prescritto. Il limite temporale è ora pari a 36 mesi. In caso di ricezione di una cartella esattoriale dopo tre anni l’importo non sarà quindi più dovuto.

Per evitare di andare incontro a sorprese sgradite è però fondamentale capire quando far partire il calcolo. Si deve infatti iniziare dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento della tassa automobilistica faceva riferimento. Possiamo fare un esempio per rendere ancora più emblematica la situazione: per i bolli relativi all’anno 2015 la prescrizione scatta il 31 dicembre del 2018. In caso di arrivo di notifica successiva a questa data è quindi possibile presentare ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale entro 2 mesi dalla loro comunicazione.

Un cambiamento sostanziale

Può capitare comunque anche di ricevere un avviso di pagamento una volta superato il triennio. In questo caso non sempre la tassa deve essere considerata prescritta. L’utente deve infatti presentare uno specifico ricorso per richiedere la prescrizione. L’operazione deve essere effettuata entro e non oltre i 60 giorni dalla ricezione della cartella esattoriale. Se questo non viene fatto l’importo richiesto deve essere saldato.

La pronuncia della Cassazione conferma quindi una modifica rilevante rispetto a quanto accaduto finora. In base all’ultima normativa il limite di prescrizione per la notifica di pagamento degli arretrati del bollo auto era pari a dieci anni, tempistica che sarà valida solo per gli atti di tipo giudiziale. Il bollo auto, invece, è ora considerato un atto di tipo amministrativo.