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Furto elettronico dell’auto grazie al Rfid

Furto elettronico dell’auto grazie al Rfid

Per aprire una macchina e metterla in moto senza chiavi basta davvero pochissimo: è sufficiente un pezzetto di plastica più piccolo di una moneta di due centesimi ed il furto sarà immediato. Il piccolo chip consente di violare numerosi sistemi di allarme e di compiere un furto di qualsiasi auto in pochi istanti.

Il furto grazie al micro dispositivo

Se usato correttamente il minuscolo dispositivo Rfid è in grado di consentire l’accensione, ed il conseguente furto, di qualsiasi macchina nel giro di pochi istanti. Questo strumento elettronico è stato sequestrato dagli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Roma che, nel garage di un casa rurale di Palombara Sabina, hanno rinvenuto due auto rubate e denunciato per ricettazione tre romani di 40 anni. Le macchine erano pronte per il mercato nero dei pezzi di ricambio, sono state ritrovate grazie al sistema di antifurto e sono state sequestrate insieme al piccolo dispositivo elettronico usato per il furto.

Come avviene il furto tramite Rfid

Lo strumento usato dai ladri è un piccolissimo chip Rfid che mette in comunicazione la chiave e il telecomando attraverso una comunicazione wireless: dalla chiave parte una sequenza crittografata che aziona il telecomando. Il dispositivo elettronico può così indovinare la chiave giusta dopo al massimo 196.607 tentativi, cioè in poco meno di un’ora. Il dispositivo deve intercettare una comunicazione corretta, tra chiave ed auto, prima di capire come indovinare il codice di attivazione. In questo modo, attraverso il chip Rfid, è possibile rendere vulnerabile un’auto e compiere un furto in breve tempo, sottraendo così la macchina al proprietario e riuscendo ad aggirare qualsiasi sistema di antifurto.

La soluzione per i furti wireless

Sicuramente non è un’operazione facile trovare una soluzione ai diversi problemi di sicurezza nelle auto e spesso è necessario aggiornare i sistemi o addirittura sostituire le loro parti fisiche attraverso un processo lungo e costoso. Nonostante ciò, per contrastare il fenomeno del furto wireless, le case automobilistiche si stanno attrezzando per rilasciare sempre più spesso delle “patch” che arrivino via internet alle macchine in modo da correggere le nuove vulnerabilità di sicurezza.