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Chiuso sito che vendeva RC auto temporanee false: come evitare le truffe

Chiuso sito che vendeva RC auto temporanee false: come evitare le truffe

Scegliere l’operatore migliore per stipulare l’assicurazione per la propria auto è un’operazione tutt’altro che trascurabile. La valutazione infatti non deve basarsi solo sulla convenienza, ma anche su chi riesce a soddisfare al meglio le esigenze dell’intestatario. Nonostante si inviti più volte alla cautela, sono ancora troppo numerosi i casi di truffe legate all’RC auto. Queste situazioni si verificano anche per le polizze “temporanee”, sottoscritte soprattutto da chi usa per un limitato periodo di tempo una vettura.

Fermata una nuova truffa

L’Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) è riuscito ad arrivare alla chiusura di polizzetemporaneecosta.it, un sito che offriva contratti di assicurazione temporanea online ma che svolgeva attività in modo irregolare. In base alle rilevazioni effettuate, il portale non era riconducibile ad alcuni intermediario iscritto nel Registro unico degli intermediari.

Cadere nella “rete” era particolarmente semplice: il prezzo dell’RC temporanea (valida per 15 giorni o un mese) era davvero basso. La persona che avrebbe dovuto gestire la pratica non era autorizzata. Per le vittime il rischio a cui si sarebbe andati incontro era davvero serio: in caso di incidente sarebbe stato lo stesso intestatario a dover saldare integralmente l’importo al conducente coinvolto. Un vero e proprio salasso.

RC auto, attenzione alle truffe online

La cautela deve essere massima

Gli episodi di truffe legate all’RC auto sono ancora troppo numerose. Proprio per questo è consigliabile prestare la massima attenzione prima di stipulare un contratto per evitare di incorrere in sorprese poco piacevoli.

La prima operazione da compiere è semplice. Si deve verificare che i contratti siano emessi da imprese e tramite intermediari regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa e di intermediazione assicurativa. Il controllo può essere effettuato accedendo al sito Ivass.it dove si trovano i nominativi delle imprese in grado di operare.

Sul portale è inoltre possibile trovare aggiornamenti sulle realtà non dotate di regolare licenza rilevate nell’ultimo periodo e su eventuali modifiche alle norme in vigore. C’è poi un altro dettaglio da non trascurare: l’intermediario iscritto dev’essere il titolare del conto e della carta su cui deve essere versato l’importo richiesto. Se questo non accade è meglio evitare di effettuare il bonifico.