Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Singapore azzererà il numero di immatricolazioni di auto e moto dal 2018

Singapore azzererà il numero di immatricolazioni di auto e moto dal 2018

Dal prossimo anno, in particolare da febbraio, non sarà più possibile immatricolare nuove auto e moto a Singapore. Questa decisione è stata presa per l’enorme incremento della densità abitativa avvenuto negli ultimi anni. Inoltre la morfologia del territorio non aiuta di certo, infatti Singapore ha una superficie di 640 km quadrati divisi in ben 63 isole e conta più di 5,5 milioni di abitanti.

Basta immatricolazioni a Singapore

A Singapore nello scorso anno hanno circolato più di 600mila veicoli, un numero troppo elevato per il governo che ha deciso di ridurre le immatricolazioni. Il problema principale del Paese asiatico riguarda la sua densità abitativa che è cresciuta del 40% dal 2000. L’Autorità per i Trasporti di Singapore ha affermato di voler diminuire il traffico e migliorare l’urbanistica. Per farlo però non può implementare la rete stradale, per i limiti morfologici del territorio, così ha deciso di azzerare il tasso di crescita di auto e moto, che fino ad oggi era dello 0,25% annuo. La stessa Lta ha dichiarato: “Tenuto conto dei vincoli imposti dal territorio e delle esigenze, non vi è spazio per un’ulteriore espansione della rete stradale”.

Diminuire i veicoli per migliorare l’urbanistica

Dal momento che il territorio di Singapore non consente di ampliare la rete stradale, il governo ha deciso di ridurre il numero di veicoli che circolano in strada. Di solito un’auto a Singapore ha un prezzo molto superiore a quello che avrebbe negli Stati Uniti, può arrivare a costare persino quattro volte tanto. Attualmente le auto e le moto private in circolazione sono davvero poche se rapportate al numero di abitanti: circa una ogni quattro. Singapore ha sempre cercato di tenere basso il numero dei veicoli privati fissando una quantità massima di mezzi che potevano essere venduti. Inoltre il Paese asiatico ha aumentato i prezzi dei veicoli ed ha introdotto una forma di certificazione, che costa più di 30mila euro e vale 10 anni, necessaria per poter utilizzare il mezzo.

Singapore investe nel trasporto pubblico

Per venire in contro alle esigenze dei cittadini, Singapore ha ampliato la propria rete ferroviaria del 30% ed ha ingrandito notevolmente la rete di autobus. La politica del Paese asiatico sembra chiara: investire nel trasporto pubblico. Infatti la Lta ha annunciato che nei prossimi cinque anni il governo investirà 28 miliardi di dollari: 20 per nuove infrastrutture ferroviarie, 4 per rinnovare le flotte operative, e 4 per sovvenzioni contrattuali per gli autobus.