Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Sistemi di assistenza alla guida: secondo una ricerca riducono gli incidenti del 38%

Sistemi di assistenza alla guida: secondo una ricerca riducono gli incidenti del 38%

Mantenersi il più possibile prudenti quando ci si mette alla guida è il primo passo che si può compiere per provare a evitare incidenti, ma a volte questo può non bastare. A differenza del passato, però, gli automobilisti possono contare su un aiuto importante, da sfruttare per individuare i pericoli che si possono incontrare sul proprio percorso: è il caso dei sistemi di assistenza alla guida, ormai presenti anche nelle vetture più piccole. Ce n’è davvero per tutti i gusti: dai sensori per la pioggia a quelli per il parcheggio, dai dispositivi che consentono di rilevare la stanchezza del guidatore a quelli per rilevare la presenza dei pedoni, giusto per citarne alcuni. E la loro efficacia ora è provata da una ricerca di Aci e Bosch presentata al Forum Automotive di Milano: i sinistri sono ridotti del 38%.

Più sicuri sulle nostre strade

I sistemi di assistenza alla guida sono ormai diventati una presenza costante sulle auto di recente produzione, sin dalle city car, scelte per districarsi al meglio nel traffico cittadino. In diversi casi questi vengono forniti di serie, ma sono in tanti a riconoscerne l’utilità e a sceglierne di averne altri come optional.

A confermare quanto strumenti di questo tipo possano rivelarsi provvidenziali sono i risultati emersi da una ricerca Aci-Bosch, presentata al Forum Automotive a Milano. Questi sistemi di assistenza alla guida riescono a diminuire il numero di incidenti fino al 38%. Nel caso di un veicolo con più di 15 anni di vita alle spalle c’è invece quasi il 50% in più di possibilità che rimanga coinvolto in un sinistro anche molto grave, rispetto a qualsiasi altro mezzo che invece sia stato immatricolato negli ultimi tempi, non più di due anni fa.

Il dato mette quindi chiaramente in evidenza l’evoluzione che il mondo dei motori ha attraversato negli ultimi anni. Queste le parole di Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo che ha realizzato la ricerca ed è vice presidente di Automobile Club d’Italia, riportate dall’ANSA: C’è un’evidente correlazione fra età del veicolo, dotazioni di sicurezza e rischio di incidentalità. Esiste infatti un’accentuata esposizione al rischio dei veicoli più vecchi e dal prezzo di listino più basso”. Non manca un suggerimento su come provare ad arrestare il fenomeno: per farlo si dovrebbe infattiaccelerare il processo di messa in sicurezza delle auto, garantendo che le tecnologie per la sicurezza siano sempre presenti, indipendentemente dalla loro fascia di prezzo“.

Sistemi davvero fondamentali

Ma su quali veicoli si corrono meno pericoli? Come è facile immaginare, su quelli più cari, che hanno un costo di listino che va dai 30mila euro in su, e in cui è possibile trovare un maggior numero di sistemi di assistenza alla guida: questi sono coinvolti in incidente 5,7 volte ogni milione di chilometri.

Nelle vetture più economiche, con un prezzo dai 15 mila euro in giù, il rischio può essere addirittura triplicato: queste sono infatti implicate in un sinistro fino a 15 volte ogni milione di chilometri percorsi.

La ricerca è stata eseguita sulla base dei dati emersi dalle scatole nere, un accessorio sempre più utile. A essere stati presi in esame sono stati 1.5 milioni di macchine nel 2017 e 1.8 milioni nel 2018 con l’obiettivo di prendere in considerazione l’efficacia specifica di alcuni ADAS (Sistema Avanzato di Assistenza alla Guida) e i benefici legati all’utilizzo del sistema di assistenza alla frenata. Possono dunque essere evitati fino a 4 incidenti su 10 per i veicoli più costosi, mentre per i modelli della categoria A (mini) e B (utilitarie), fino a 2 su 10.

Solo 1 auto su 5 è però dotata di un sistema di assistenza alla frenata di serie. Un accessorio che è però disponibile per il 75% dei modelli presenti sul mercato. La strada verso cui ci stiamo muovendo sembra essere però quella giusta: “Negli ultimi anni – ha sottolineato all’ANSA Gabriele Allievi, Amministratore Delegato Bosch Italia – gli standard di sicurezza hanno ricoperto un ruolo sempre più importante nella scelta dell’auto da acquistare. E vige anche l’obbligo europeo di dotare di ADAS tutti i modelli di nuova omologazione a partire dal 2022. I veicoli omologati prima di quella data avranno tempo fino al 2024 per adeguarsi al nuovo regolamento europeo“.

 

Foto: Pixabay