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Ufficiale: Akka Italia rileva lo storico marchio Bertone

Ufficiale: Akka Italia rileva lo storico marchio Bertone

RUXELANA

Lo storico marchio Bertone, tradizionalmente legato al singolo settore della carozzerria, è stato rilevato dalla Akka Italia, società settorializzata in servizi ingegneristici che ha sede a Collegno, 10 chilometri di distanzadal capoluogo piemontese. Lo ha rivelato pochi giorni fa la redazione locale del quotidiano la Repubblica, dichiarando una volta per tutte il vincitore – fino ad allora rimasto nell’anonimato – dell’asta fallimentare conclusasi lo scorso aprile. Akka rileva Bertone da una base d’asta di 2.6 milioni di euro esclusi tasse ed oneri.

Akka, questa sconosciuta. Il brand è alquanto sconosciuto: l’azienda soggiace ad un gruppo omonimo europeo con sede legale in Francia, l‘Akka Technologies. In Italia conta più di trecento addetti collocati in quattro grandi aree di lavoro: automotive, ferrovie, difesa, aerospaziale. Ad oggi non è però noto che progetti hanno i nuovi vertici amministrativi, considerando che per i prossimi anni lo studio milanese Bertone Design avrà la comproprietà, non potendo comunque esibire il celebre marchio.

Un addio doloroso. L’industria Bertone è ufficialmente fallita due anni fa, nel 2014. Per far fronte alle spese fallimentari è stata venduta anche una incantevole collezione di 79 vetture appartenute al fondatore Nuccio: per 3.5 milioni, lo scorso settembre, l’Automotoclub Storico italiano si è aggiudicato l’intero lotto per tre milioni e mezzo di euro. I veicoli si trovano attualmente nel loro deposito a Caprie, un paesino torinese di duemila anime. L’ASI, nuovo proprietario, starebbe pensando ad un trasferimento di massa nella capitale.

Un pizzico di storia. Fondata ufficialmente da Giovanni, padre di Nuccio, la Bertone nasce essenzialmente come una semplice ed umile carrozzeria nel 1912. Ma è negli anni 20 che la passione di Nuccio diventa realtà, intraprendendo collaborazioni con le più importanti case automobilistiche del tempo. Prima fra tutti la FIAT, attraverso il modello FIAT 15 TER. Per cinque anni vi lavora un giovanissimo Giorgietto Giugiaro, destinato a creare le livree più paradigmatiche e caratteristiche degli anni 70 e 80.